L’endoscopia transnasale (GTN) è il metodo diagnostico utilizzato per esaminare la parte superiore del tratto gastrointestinale, incluso il duodeno ed è un tipo di gastroscopia non invasiva, come la gastroscopia virtuale.
Essa è stata messa a punto in Italia dal dottor Fausto Barberani, primario Gastroenterologo all’ospedale San Camillo di Rieti.
Esso è considerata l’alternativa migliore alla gastroscopia transorale, che può essere praticata senza sedazione con l’utilizzo di anestesia topica, ad esempio lo spray alla lidocaina, o può essere effettuata una gastroscopia con sedazione,meglio tollerata dal paziente. La gastroscopia con anestesia è l’esame più comunemente effettuato nei paesi dell’Europa occidentale e negli Stati Uniti, anche se essa aumenta il rischio di problemi cardio-respiratori, in particolare nei pazienti anziani.
La gastroscopia transnasale utilizza un endoscopio sottile del diametro di sei millimetri ed è un tipo di endoscopia meno traumatica per il paziente, che può essere effettuata senza l’utilizzo di anestetici.
Durante la transnasale è possibile effettuare una gastroscopia con biopsia, è quindi possibile prelevare un campione da essere esaminato in laboratorio per valutare, ad esempio, la presenza di Helicobacter pylori o celiachia; è anche possibile rimuovere polipi.
La gastroscopia viene effettuata per valutare:
Esistono diversi tipi di gastroscopi transnasali, tutti caratterizzati per l’essere ultrasottili, con un diametro esterno che va dai 4,0 ai 6,0 mm circa. Tra i più diffusi si trova l’endoscopio dotato di videocamera in prossimità della punta dell'endoscopio. Questo sistema con video chip distale presenta dei canali interni in modo che attraverso di essi si possa effettuare la biopsia e l’insufflazione di aria ed acqua.
Il vantaggio maggiore della gastroscopia transnasale rispetto alla transorale è il grado di tolleranza per paziente sottoposto a tale esame. La via nasale è meno sensibile dell'ugola, dell’arco palatino e della lingua, ha un riflesso faringeo minore, evita il senso di soffocamento, conati di vomito e sensazione di costrizione.
Durante la gastroscopia transnasale il paziente ha, inoltre, la possibilità di parlare ed osservare la procedura.
Per prepararsi alla gastroscopia bisogna digiunare dalla mezzanotte del giorno precedente, o da cinque ore prima dell’esame. Si può continuare l’assunzione di eventuali farmaci, ma con poca acqua a meno che questi non siano antiacidi e anticoaugulanti. Inoltre il medico deve essere informato di possibili allergie a farmaci e terapie seguite dal paziente.
Si consiglia di fare una cena leggera che contenga i seguenti cibi:
Si sconsiglia, invece, il consumo di cibi fritti, carne di maiale e latticini stagionati.
Il giorno dell’esame il paziente deve avere con se i referti medici, analisi del sangue e cartelle cliniche di eventuali condizioni preesistenti.
La gastroscopia transnasale può essere effettuata sia da sdraiati che da seduti, a seconda delle esigenze del paziente. Prima dell’introduzione dell’endoscopio viene applicato uno spray anestetico nella cavità nasale. A questo punto l’endoscopio viene inserito all’interno, passando nell’esofago, nello stomaco, fino ad arrivare al duodeno.
Nel caso di gastroscopia operativa, il medico interviene operativamente per la rimozione di polipi, oggetti ingeriti o sanguinamento provocato da ulcere. Se necessario, il medico può prelevare un campione di tessuto (biopsia) da essere analizzato in laboratorio. La biopsia è indicata in particolar modo in caso di ulcere, infiammazioni e\o neoplasie.
L’esame ha una durata che va dai cinque ai quindici minuti, ciò dipende se vengono eseguite operazioni e/o biopsie.
Terminato l’esame, il medico rimuove l’endoscopio attraverso la cavità nasale e può discutere eventuali problemi con il paziente.