L’aracnoide è una delle membrane che costituiscono le meningi.
Questo rivestimento ha la funzione di avvolgere e proteggere i nervi e il midollo spinale all’interno del cranio.
L’aracnoidite è un disturbo doloroso causato dall’infiammazione dell’aracnoide ed è caratterizzato da un dolore pungente e acuto e da vari problemi neurologici.
Chi ne è affetto presenta:
Tale patologia può essere:
L'aracnoidite può derivare da:
L’infiammazione dell’aracnoide può causare la formazione di tessuto cicatriziale, ma anche l’attaccamento dei nervi spinali e un conseguente malfunzionamento.
L’aracnoide può infiammarsi in seguito a:
L’aracnoidite non presenta dei sintomi caratteristici specifici, ma nella maggior parte dei casi intacca i nervi connessi alla parte inferiore della schiena e alle gambe. Il sintomo più comune è il dolore, ma questa infiammazione può causare anche:
Con la progressione della malattia, i sintomi possono diventare più gravi o persino permanenti. Molte persone affette da aracnoidite non sono in grado di lavorare e soffrono di una disabilità significativa, a causa del dolore costante, che non gli permette di svolgere le normali funzioni quotidiane.
In una fase iniziale le radici nervose (NR) sono ingrossate, mentre in quella proliferativa si presentano ammassate ed asimmetriche. Il liquido cerebrospinale non riesce a circolare in modo corretto e si crea così la sintomatologia dolorosa.
Risonanza, TAC e storia medica del paziente sono le vie da seguire. Mentre le adesioni sono caretterizzate da un aspetto a corteccia d’albero al mielogramma, la diagnosi differenziale si presenta con un ematoma intraspinale o con il distacco dei frammenti discali.
Il trattamento consiste in 5 giorni di forti dosi di metilpredinisolone per endovena, per i primi 3 mesi successivi al sorgere del problema.
Successivamente si procede con un mix di antinfiammatori, anticonvulsivi e antidepressivi. Sconsigliati sono gli oppiacei per i loro effetti collaterali che variano dall’iperaglesia fino alla dipendenza.
All'occorrenza, si possono praticare infusioni di antagonisti dei ricettori NMDA per via endovenosa. Se l’aracnoide è in fase proliferativa, diventa cronica e si complica la possibilità di guarigione, anche a causa dell’invecchiamento della colonna; gli interventi invasivi possono addirittura portare ad un peggioramento della patologia.
L'indicazione per trattamento chirurgico potrebbe essere necessaria in caso di grave forma adesiva, particolarmente sintomatica (ipertensione endocranica, crisi epilettiche).
Non esiste una vera e propria cura per l’aracnoidite. I trattamenti mirano principalmente ad alleviare il dolore cornico e a migliorare lo stato di disabilità nelle attività quotidiane. Tuttavia, gli esperti consigliano di seguire programmi per la gestione del dolore, fisioterapia, fare esercizio fisico e avere il supporto di uno psicoterapeuta.
La chirurgia per l’aracnoidite è attualmente molto controversa, in quanto può essere molto rischiosa ed apportare dei benefici solo a breve termine. Alcuni studi clinici devono ancora confermare se le iniezioni di steroidi e la stimolazione elettrica possano in qualche moto essere considerati dei trattamenti efficaci.