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Ulcere cutanee

Dermatologia
Ulcere cutanee

Cosa sono le ulcere cutanee?

Per ulcera o ulcerazione, si intende una perdita di sostanza che interessa epidermide, derma e ipoderma, causata da un processo patologico con scarsa tendenza alla riparazione.

Quando la lesione è inerte ed estremamente cronica, si parla di piaga. Dunque, si tratta di ulcere che tipicamente non guariscono correttamente o continuano a ritornare. 

L’ulcera è quasi sempre dolorosa. Quando si osserva un’ulcera, occorre sempre prendere in considerazione alcuni dei suoi caratteri morfologici fondamentali: forma, fondo, margini e bordi.

Quando un’ulcera guarisce, ha per esito in una cicatrice di forma e consistenza variabile in rapporto alla sede di localizzazione e alla sua profondità. Un'ulcera cutanea è una formazione simile a un cratere sulla pelle, che può essere causata da vari fattori, dall'infezione, al cancro o all'infiammazione.

Classificazione delle ulcere cutanee

Una classificazione eziologica delle ulcerazioni cutanee croniche prevede:
  • ulcere vascolari
  • ulcere da pressione o da decubito
  • ulcere diabetiche
  • ulcere neuropatiche
  • ulcere in corso di malattie ematologiche
  • ulcere da malattie metaboliche
  • ulcere in corso di malattie infettive
  • ulcere in corso di patologie cutanee
Il meccanismo patogenetico di induzione della lesione cutanea è variabile ed in gran parte condizionato dalla patologia originaria in causa.

Ulcere cutenee: le cause

Le cause delle ulcerazioni cutanee croniche dipendono da una pluralità di condizioni patologiche, anche se la maggioranza di esse è di origine vascolare. Le ulcerazioni vascolari si distinguono in:
  • venose
  • arteriose
  • miste
Le ulcere venose sono causate da:
Fattori di rischio per le ulcerazioni sono rappresentati da:
  • sesso femminile
  • gravidanze
  • occupazioni lavorative che prevedono una prolungata stazione eretta
  • precedenti interventi chirurgici
  • traumi
  • neoplasie solide.
Le ulcere venose hanno un esordio spontaneo o più spesso post-traumatico, con una lenta evoluzione e frequenti recidive, accompagnate da modesto dolore (che scompare con la sopraelevazione dell’arto), da una dermatite da stasi o da un eczema da contatto, e si localizzano nella regione perimalleolare, specialmente sul lato mediale.

Le ulcerazioni venose sono di forma rotondeggiante e, se sono multiple, hanno una tendenza a confluire dando luogo a lesioni irregolari. I bordi sono rilevati e talvolta ipercheratosici, il fondo tende ad essere granuleggiante, coperto spesso da induito fibrinoso, emorragico, essudante o necrotico.

La cute perilesionale generalmente presenta discromie a componente purpurica e pigmentaria e, nelle forme di lunga durata, è presente una dermoipodermite fibrosa o un’atrofia bianca.

Le ulcere arteriose, invece, hanno un esordio spontaneo o post-traumatico, con rapida evoluzione e progressivo allargamento. Esse causano dolore intenso a riposo, esacerbato dalla posizione in clinostatismo.

Inoltre, è presente claudicatio intermittens, mentre rari sono i fenomeni di eczematizzazione e il prurito. Queste ulcerazioni si localizzano di preferenza alle dita dei piedi, all’avampiede, ai calcagni e alla superficie anteriore della gamba.

Le ulcere arteriose ono rotondeggianti, a stampino, con dimensioni e profondità variabili, con margini netti, rilevati e a volte ipercheratosici. Il fondo generalmente è roseo o pallido (in caso di ischemia), come pure nerastro (segno di necrosi) o verdastro (complicanze infettive).

La cute intorno all’ulcera è di solito atrofica, glabra e desquamante. Le ulcerazioni si definiscono miste quando sono contemporaneamente coinvolte le vene e le arterie.

Esiste una classificazione delle ulcere da pressione?

Le ulcere da pressione sono classificate in 4 livelli di gravità, a seconda dello stadio della connessione tissutale o della profondità della piaga. Il tessuto a cui si fa riferimento consiste nella pelle e nel derma, nel grasso, nelle ossa, nei muscoli e nelle articolazioni.

Conoscere il grado corretto può aiutare nella diagnosi e nella gestione dell'ulcera:
  • grado I: consiste nella fase preulcerativa, caratterizzata da eritema, edema e infiltrato (con eventuale componente purpurica) che non scompare dopo “scarico” della pressione
  • grado II: ulcerazione superficiale preceduta dalla comparsa di una bolla a contenuto sieroso
  • grado III: ulcerazione profonda che interessa il derma e il tessuto sottocutaneo fino alla fascia muscolare, con fondo necrotico e bordi sottominati
  • grado IV: ulcerazione molto profonda che interessa il muscolo, l’osso e le strutture collegate (capsula, tendini).

Terapia per le ulcere cutanee

Quando si presenta un'ulcera, è importante comprendere come curare le ulcere cutanee. La terapia delle ulcere cutanee si concentra sulla riduzione della pressione contro l'ulcera e sulla sua pulizia.

Il trattamento dell’ulcera cutanea può comprendere:
  • bende protettive o stecche
  • crema antibiotiche o unguenti
  • antibiotici per via orale
  • vasche idromassaggio. 
Ulteriori trattamenti possono includere un intervento chirurgico per rimuovere il tessuto infetto dall'ulcera. Inoltre, il trattamento per un'ulcera cutanea può includere:
  • pulizia giornaliera delicata 
  • vasche idromassaggio 
  • bende protettive
  • stecche protettive 
  • tamponi protettivi
  • antibiotici topici 
  • rimozione del tessuto morto
  • chirurgia
  • antibiotici orali
Dr. Giuseppe Hautmann Medico Chirurgo
Dr. Giuseppe Hautmann
dermatologopsicoterapeuta

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