Cos'è la pellagra
La
pellagra è una malattia causata dalla carenza o dal mancato assorbimento di niacina, nota anche come vitamina B3, acido nicotinico o vitamina PP (dall'inglese: Pellagra Preventing, che sta per
Prevenzione della Pellagra).
Sempre in tema di acronimi, la pellagra è diversamente nota come malattia delle tre D, in riferimento al trio sintomatologico che la caratterizza:
- diarrea
- dermatite
- demenza.
In assenza di trattamento, la prognosi è infausta, tanto che gli anglofoni parlano di malattia delle 4 D (diarrea, dermatite, demenza, morte).
Sintomi di pellagra
La
pellagra provoca pelle squamosa (dermatite), diarrea, confusione mentale, insonnia, nervosismo, rallentamento psichico, apatia, depressione, demenza, delirio, infiammazione delle mucose, labbra secche e screpolate con evidenti fissurazioni agli angoli della bocca, ragadi anali, fessure ragadiformi delle narici, stomatite, gengivite, grave e vistosa glossite e acloridria - ipocloridria istamino-resistente.
A questo corredo sintomatologico si aggiungono la mancanza di appetito (anoressia, rivolta soprattutto ai cibi relativi la carne), l'astenia, l'anemia, l'ipotensione, l'ipoproteinemia ed il vomito.
Le lesioni cutanee della pellagra sono il risultato di una forte sensibilizzazione della cute ai raggi solari; le lesioni tendono a comparire simmetricamente sulle aree esposte al sole, come braccia, gambe, viso, collo e parte alta del torace, arrestandosi bruscamente nei punti in cui la pelle è coperta dai vestiti.
Le stesse lesioni si evolvono, infatti inizialmente sono simili a scottature, poi tendono a divenire di color rossastro, tendente al marrone, ruvide e squamose, simili a carne arrostita, della quale hanno anche l'odore.
Nelle forme di maggiore entità, in assenza di trattamento, la prognosi è infausta; il decorso è cronico, con regressioni spontanee in autunno ed inverno, e riacutizzazioni ai primi soli primaverili; queste divengono sempre più gravi, fino a provocare la cosiddetta demenza pellagrosa, oltre ad un profondo stato cachettico.
Cause della pellagra
La
pellagra in passato era causata dall'alimentazione tipica del popolo contadino che si cibava di polenta, mais; tale alimentazione era una delle principali responsabili della pellagra, a lungo endemica in Italia fin dai primi decenni del '700.
Le proteine del mais sono infatti povere di triptofano e la niacina contenuta nei suoi semi e scarsamente assorbibile, in quanto legata covalentemente a piccoli peptidi (niacinogeni) ed a glucidi (niacitina).
I Maya, nonostante avessero un'alimentazione basata prevalentemente sul granoturco, non soffrivano di pellagra, poiché la niacina maidica diviene disponibile attraverso trattamento in ambiente basico (la niacina contenuta nelle tortillas, al contrario di quella presente nella polenta, è quindi assorbibile dall'organismo).
Oltre al cattivo rapporto alimentare, la pellagra, in alcuni soggetti, può essere causata da un inefficace assorbimento intestinale e può quindi manifestarsi in seguito ad assorbimento difettoso dovuto a lesioni dell'apparato digerente, ad esempio per alcolismo, gastroresezione o intenso tabagismo.
Rare cause di pellagra sono rappresentate dalla deviazione del metabolismo del triptofano verso la serotonina, per azione di un carcinoide maligno, e da fattori farmacologici iatrogeni (isoniazide, acetilpridina, tiosemicarbazone, metopterina, 5-fluorouracile, azatioprina).
Chi rischia di ammalarsi di pellagra
La
pellagra può colpire le persone affette da disturbi del comportamento alimentare come l'anoressia nervosa. La
diagnosi di pellagra, oltre che sul riconoscimento dei sintomi e delle manifestazioni cutanee, è confermata da bassi livelli urinari dei metaboliti specifici della niacina.
Buone risorse naturali di vitamina PP sono rappresentate da cereali integrali, carne, pesce, uova, lievito di birra, arachidi e fegato. Il livello di assunzione consigliato è di 6,6 mg/1000 kcal, con un minimo di 19 mg/die per l'uomo e di 14 mg/die per la donna.
Come trattare la pellagra
La pellagra negli esseri umani raramente è causata dalla semplice carenza di niacina, come dimostra la scarsa risposta al trattamento con nicotinamide (derivato dell'acido nicotinico); risultati migliori si ottengono mediante somministrazione combinata di multivitaminici (vitamine del gruppo B, come B1, B2, B3, B6 E B12) e dieta iperproteica.
Completano l'intervento terapeutico specifico per la pellagra, le correzioni delle cause di malassorbimento, la protezione dalla luce solare e l'applicazione topica di medicazioni antibatteriche, lenitive, antimicotiche e fotoprotettrici.