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Linfoadenopatia

Endocrinologia Medicina generale
Linfoadenopatia

Cos’è la linfoadenopatia

La linfadenopatia è l’ingrossamento dei linfonodi, di qualsiasi natura. La maggior parte delle linfoadenopatie nei bambini è dovuta a malattie benigne auto-limitate, come le infezioni virali. L'incidenza precisa non è nota, ma è uno dei problemi clinici più comuni in pediatria.

È spesso difficile determinare se l'adenopatia sia semplicemente una risposta normale alle frequenti infezioni virali all'interno di un gruppo di età o se è abbastanza significativa per considerare la presenza di una malattia sottostante più grave.

Infatti, sebbene l’adenopatia ad eziologia maligna sia rara in tutte le età, essa può essere causata da leucemie e neuroblastomi, che interessano la fascia d’età pediatrica, oppure da linfoma di Hodgkin negli adolescenti.

Cosa sono i linfonodi

I linfonodi, come la milza, le tonsille, e le adenoidi, sono organi linfoidi. La struttura anatomica dei linfonodi è altamente organizzata, e in essi sono presenti cellule immunitarie deputate a fornire protezione all’organismo.

I linfonodi si trovano in molti punti di confluenza dei vasi linfatici, quindi sono distribuiti in tutto l’organismo (ad esempio, i linfonodi sottomandibolari, i linfonodi cervicali, i linfonodi ascellari, i linfonodi mediastinici, i linfonodi addominali, i linfonodi inguinali).

Quando drenano la linfa dai siti di infezione, e ricevono gli agenti infettivi, possono aumentare notevolmente le dimensioni, al punto da essere palpabili. I linfonodi sono costituiti da una corteccia esterna e una midollare interna. Nella corteccia si trovano i follicoli con i linfociti B, e le aree paracorticali con i linfociti T.

Quando si avvia la risposta immunitaria, nei follicoli inizia la proliferazione dei linfociti B, in zone dette centri germinativi, e viene così costituito un follicolo secondario. Nella zona midollare si trovano i macrofagi e le plasmacellule organizzati in cordoni. Vasi linfatici afferenti portano la linfa al linfonodo, e vasi linfatici efferenti allontanano il fluido dalla struttura.

Tipi di linfoadenopatia

Esistono infatti diversi tipi di linfoadenopatia o di linfonodi ingrossati:
  • Linfoadenopatia fisiologica – Essa si può riscontrare nei bambini, e si affievolisce con l’età, oppure è riscontrabile in pazienti che si occupano di lavoro manuale.
  • Linfoadeniti – Che prevede l'accumulo delle cellule infiammatorie in risposta a un'infezione nel linfonodo (citomegalovirus, HIV, stafilococchi, streptococchi e molte altre), o per una malattia autoimmune
  • Linfoma – Che prevede l'accumulo di linfociti neoplastici e macrofagi
  • Malattia di Gaucher – L'ingrossamento dei linfonodi dipende dalla presenza di macrofagi in patologie da accumulo intracellulare.

Linfoadenopatia: sintomi

Il più comune sintomo di linfoadenopatia è sicuramente l’ingrossamento dei linfonodi, che prende il nome di linfoadenomegalia se il diametro supera i due centimetri. 

In alcuni casi, l’ingrossamento dei linfonodi può essere l’unico sintomo, come in chi svolge lavori manuali, in cui si apprezzano di frequente linfonodi inguinali o linfonodi ascellari ingrossati. 

L’ingrossamento dei linfonodi può essere, o meno, accompagnato da:
Nelle altre eziologie, oltre ai sintomi precedenti, insorgono altri sintomi più o meno specifici della patologia in corso, anche correlati alla localizzazione del linfonodo ingrossato. Ad esempio, l’ingrossamento dei linfonodi mediastinici causa:
Un altro esempio è offerto dall’ingrossamento di un linfonodo ascellare. I sintomi di linfonodi ascellari ingrossati possono far sì che il linfonodo risulti:
  • Indolore o doloroso al tatto
  • Di consistenza dura
  • Con arrossamento e calore della parte colpita
A questi possono associarsi altri sintomi specifici se esso è causato da tumore della mammella, da linfoma, o da leucemia. 

Allo stesso modo, una linfoadenopatia laterocervicale potrebbe essere scoperta in sede di ecografia tiroidea effettuata per valutare le condizioni della ghiandola perché il paziente lamentava sintomi specifici di patologia tiroidea.

Cause dei linfonodi troppo grossi

La più comune causa di linfoadenopatia è la diffusione di un'infezione, soprattutto se virale.

Altre eventuali patologie poste a causa di linfonodi ingrossati includono:
  • Infezioni non comuni –Tra queste si ricordano l'HIV (il virus che determina l'AIDS), le infezioni sessualmente trasmissibili come la sifilide, la malattia da graffio del gatto, ossia una infezione batterica trasmessa a partire dal morso o dal graffio di un felino, la toxoplasmosi, ossia un tipo di infezione causata da parassiti e contratta a seguito di un contatto con le feci animali o di consumo di carne non cotta completamente, e la tubercolosi.
  • Infezioni comuni – Fanno parte delle infezioni comuni le infiammazioni dermatologiche, l'ascesso, il morbillo, il mal di gola, la mononucleosi e le infezioni all'orecchio.
  • Malattie del sistema immunitario – Tra i disturbi del sistema immunitario che causano linfoadenopatia ricordiamo l'artrite reumatoide e il lupus.
  • Tumori – Tra questi si ricordano: la leucemia, il linfoma, ossia un tumore che si origina dentro il sistema linfatico e infine altri tumori che raggiungono i linfonodi tramite metastasi.

Fattori di rischio dei linfonodi troppo grossi

Sesso ed etnia non sono fattori che influiscono sul rischio di sviluppare linfoadenopatia. Solo in casi rari, per patologie particolari che causano linfoadenopatia, vi è un’associazione con alcuni gruppi etnici (ad esempio, sarcoidosi negli africani, malattia di Kikuchi-Fujimori negli asiatici).

Diversamente, il rischio di linfoadenopatia è più elevato in età pediatrica. Nei neonati è osservata solitamente nei distretti linfonodali limitrofi a regioni cutanee infiammate, mentre è rara l’adenopatia generalizzata, che suggerisce la presenza di infezioni.

Complicazioni della linfoadenopatia

Se l'infezione a causa dell'ingrossamento dei linfonodi non viene trattata adeguatamente, possono verificarsi le seguenti complicazioni della linfoadenopatia:
  • Ascessi – Un ascesso è una raccolta dolente di pus che è stata determinata da un'infezione.
  • Batteriemia – La batteriemia è una infezione batterica del flusso sanguigno. Può svilupparsi e mutare in setticemia, ossia la presenza massiccia di specie di batteri patogeni.

Cure per linfoadenopatia

La terapia per la linfoadenopatia mira a rimuovere la causa, che ha portato i linfonodi a ingrossarsi. Se la linfoadenopatia dipende da un comune virus, come quello influenzale, dopo aver trattato l'infezione virale i linfonodi torneranno alle normali dimensioni. Per trattare infezioni virali, si ricorda, non bisogna ricorrere ad antibiotici.

In generale, la cura della linfoadenopatia non può prescindere dalla causa sottostante, pertanto bisogna ricorrere a:
  • Antibiotici – Gli antibiotici si somministrano nel caso la linfoadenopatia dipenda da una infezione batterica
  • Specifico trattamento – Se i linfonodi ingrossati dipendono dall'HIV o da malattie autoimmuni come il lupus e l'artrite reumatoide
  • Intervento chirurgico e chemioterapia – Alla chemioterapia e all'intervento chirurgico si ricorre da soli o in combinazione, se la causa della linfoadenopatia dipende dalla presenza di tumori. 
Se il dolore risulta molto intenso, si possono comunque adottare i seguenti accorgimenti:
  • Applicare un impacco caldo sulla zona interessata
  • Assumere antidolorifici da banco, come l'ibuprofene o l'acido acetilsalicilico.
Dr.ssa Chiara Tuccilli Biologo
Dr.ssa Chiara Tuccilli

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