La Leishmaniosi (L.) è un’infezione causata da diverse specie di protozoi parassiti del genere Leishmania. È un’antropozooparassitosi, cioè colpisce sia animali che uomini, ma non passa dagli uni agli altri direttamente, come accade per altre malattie, ad esempio la Leptospirosi. Ogni specie di Leishmania causa una diversa forma di L.:
Il parassita si diffonde mediante il morso delle femmine di insetti vettore, i flebotomi (o pappataci), lunghi appena 3 mm, che vivono nelle aree tropicali e temperate del mondo. In Italia appaiono alla fine dell’estate. Ciascuna specie di Leishmania ha una zona tipica di diffusione, pertanto in ogni Paese si riscontra prevalentemente una forma di L.:
Quando il flebotomo punge l’ospite, apre una ferita e vi riversa i parassiti, subito fagocitati dai macrofagi. Nel macrofago, il parassita inizia a replicare fino a rompere la cellula ospite. I parassiti figli liberati vengono fagocitati da altri macrofagi, ricominciando il ciclo. In base alla specie di parassita, il processo continua nella sede della puntura (LC) o si diffonde in altri distretti (LM e LV).
I principali tipi di leishmaniosi esistenti sono:
Nella leishmaniosi viscerale il parassita colpisce gli organi del corpo.
Leishmania donovani è presente in Africa e nel subcontinente indiano, Leishmania infantum è presente nel bacino del Mediterraneo.
Il 90% dei casi di Leishmaniosi viscerale si verifica in cinque paesi: Bangladesh, Brasile, India, Nepal e Sudan.
La leishmaniosi cutanea è la forma più comune di leishmaniosi e, come dice il nome, la pelle è il sito predominante dell'infezione. E’ caratterizzata dalla formazione del cosiddetto “bottone”, un nodulo duro al cui centro si forma una crosta, sotto la quale è presente un’ulcera e in cui sono preesenti le leishmanie.
La LV può essere asintomatica nelle forme lievi. I sintomi possono comparire settimane o mesi dopo il contagio, di rado dopo anni, quando viene soppresso il sistema immunitario. La forma severa è caratterizzata da cinque sintomi classici:
La LV può compromettere le funzionalità di polmoni, intestino e reni, e in una forma particolare la pelle può scurirsi e presentare dei rash persistenti.
Anche i sintomi della LC possono manifestarsi nell’arco di diverse settimane dall’infezione. Segni tipici sono le lesioni cutanee (dette papule), singole o multiple (che possono aumentare nel tempo) sulle estremità e sul viso. Le papule possono confondersi con acne, verruche, psoriasi, e pemfigo. La papula si espande e può originare un’ulcerazione poco profonda o una grande placca ulcerata. Se non è infettata da batteri, non provoca dolore.
Il primo segno della LM è la comparsa delle papule nel sito del morso. Le lesioni si estendono poi alle mucose e, in base alla gravità e al distretto, possono provocare effetti diversi, ad esempio:
Per tutte le forme, la diagnosi si avvale di:
Inoltre, per la LC si ricercano i parassiti nei macrofagi, osservando al microscopio una piccola quantità di tessuto sottocutaneo asportata mediante appositi aghi infilati sul bordo della lesione. Nel caso della LV, si ricercano le cellule infette nelle biopsie di midollo osseo, fegato, o milza.
Il principale fattore di rischio è essere esposti alla puntura del flebotomo, il quale è più attivo dopo il tramonto e nelle zone rurali. È più frequente che siano contagiati viaggiatori avventurieri, missionari, soldati, uomini dei Corpi di Pace, e chi lavora in aree rurali.
Nelle persone sane, il livello di risposta del sistema immunitario all’infezione è geneticamente determinato, e minore è la risposta più severa è la L., soprattutto la LV. Anche le condizioni che reprimono il sistema immunitario rappresentano un rischio:
Nella LM, invece, le forme severe sembrano essere causate da un’iperattivazione del sistema immunitario.
Inoltre, il parassita può essere infettato a sua volta da un virus, e la L. sarà più grave.
La Leishmaniosi si previene evitando il morso dei pappataci con l’utilizzo di:
La LC lieve generalmente non è trattata, ma è monitorata, poiché potrebbe regredire spontaneamente. Per le forme severe di LC e per la LV, le terapie andrebbero scelte in base alla specie di parassita endemico nel Paese in cui è stata contratta la L.
I farmaci disponibili nei Paesi in via di sviluppo sono generalmente a base di antimonio (Stibogluconato), sebbene siano poco tollerati, perché hanno un costo minore rispetto a quelli più recenti (più efficaci e tollerati), quali:
Le lesioni della Leishmaniosi guariscono nel corso di mesi, lasciando cicatrici che somigliano a vecchie bruciature. Nei casi gravi, possono essere molto estese e durare per anni o per tutta la vita. La LV severa non curata è quasi sempre fatale, a causa dell’insufficienza d’organo, oppure a causa di un’infezione batterica secondaria, come quella da pneumococchi.
Negli individui affetti da HIV/AIDS, è necessario trattare sia l’infezione da HIV sia la L., per evitare ricadute.