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Ipovolemia

Medicina generale
Ipovolemia

Ci sono soggetti maggiormente a rischio?

Lo shock ipovolemico può colpire chiunque, ma bambini piccolissimi ed anziani sono maggiormente a rischio. 

Quali sono le cause dell’ipovolemia?

Come abbiamo già accennato, questa condizione si viene a verificare a seguito di sanguinamenti di vario tipo, come:

  • Sanguinamenti gravi che derivano da tagli o ferite
  • Sanguinamenti dal tubo digerente
  • Copioso sanguinamento vaginale
  • Emorragie interne derivanti da organi addominali o rotture di gravidanze ectopiche
  • Gravi sanguinamenti a seguito di eventi traumatici
  • Aumento della permeabilità capillare

Anche la perdita di fluidi corporei può portare a shock ipovolemico. Può infatti presentarsi a seguito di:

Quali sono i sintomi dell’ipovolemia?

Si tratta di una condizione grave che, quando si presenta, necessita di un rapido intervento da parte di uno staff medico. Purtroppo però talvolta i sintomi non appaiono subito e si presentano solo quando lo shock è ormai grave. I sintomi si distinguono in lievi e gravi. I principali sintomi lievi sono:

  • Mal di testa
  • Affaticamento
  • Nausea
  • Vertigini
  • Eccessiva sudorazione

Tra i sintomi gravi ci sono:

  • Battito accelerato
  • Pelle pallida
  • Pelle umida e sensazione di freddo
  • Respirazione affannosa
  • Minzione ridotta
  • Debolezza
  • Senso di confusione
  • Vertigini
  • Labbra e unghie blu
  • Polso debole
  • Perdita di coscienza

Altri sintomi sono:

Cosa fare mentre in caso di shock ipovolemico mentre si aspettano i soccorsi?

Ci sono delle cose che è utile fare, una volta compresa la gravità della situazione, mentre si attendono i soccorsi. È importante far sdraiare il malato, tenendone sollevati i piedi. Non spostare la persona, specialmente se si sospettano traumi a testa, collo e schiena. Accertarsi che la persona stia al caldo e non dargli fluidi per via orale. 

Quali sono le principali complicazioni dell’ipovolemia?

È la mancanza di sangue e fluidi che può portare a gravissime complicazioni. Tra le più importanti ci sono:

La loro insorgenza e le possibilità di recupero sono legate alla lesione che ha portato alla ipovolemia ed alla quantità di sangue persa. Le prospettive di recupero sono migliori in soggetti sani che non abbiano avuto gravi perdite ematiche.

Come si diagnostica uno shock ipovolemico?

In alcuni casi è immediatamente individuabile, come quando sono presenti imponenti emorragie, mentre in altri casi è necessario una visita medica che diagnostichi battito accelerato associato a pressione bassa. Altri utili esami sono:

  • Analisi del sangue, per verificare se siano presenti squilibri negli elettroliti
  • TAC o ecografia
  • Ecocardiogramma
  • Cateterismo cardiaco
  • Elettrocardiogramma
  • Catetere urinario

Come si cura l’ipovolemia?

Quando si è sotto shock ipovolemico per prima cosa verranno somministrati sangue o fluidi. Successivamente si va a trattare la causa dello shock. Per aumentare la forza di pompaggio del cuore si somministrano:

  • Dopamina
  • Dobutamina
  • Epinefrina
  • Noradrenalina
Dr.ssa Tania Catalano Biologo
Dr.ssa Tania Catalano
specialista in Medicina molecolare

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