È definito fosfene un fenomeno ottico momentaneo che porta a percepire luce anche quando questa non c’è. La fonte di tale fenomeno è all’interno dell’occhio o del sistema visivo.
Il termine “fosfene” deriva da una parola composta greca che significa “mostrare la luce”.
Il fenomeno del fosfene veniva osservato già ai tempi degli antichi greci e romani.
Scienziati come Galeno e poi Keplero e Newton hanno condotto importanti studi sul fenomeno.
I primi esperimenti veri e propri per provare a comprenderne meglio le cause, sono stati effettuati dal medico anatomista italiano Giovanni Battista Morgagni agli inizi del 1700.
Soltanto nel 1978 sono stati pubblicati i primi studi approfonditi sull'argomento.
Un fosfene avviene quando i fotorecettori della retina subiscono una stimolazione diretta, solitamente di tipo meccanico come, ad esempio, lo sfregamento degli occhi.
In questi casi il fosfene persiste durante l’azione e per un brevissimo periodo al termine della stessa.
Un fosfene, tuttavia, può essere indotto anche tramite stimolazione:
I fosfeni elettricamente indotti di solito si verificano soltanto in situazioni controllate. Recentemente alcuni ricercatori hanno sviluppato metodi per produrre elettricamente un fosfene in soggetti divenuti ciechi dopo gravi incidenti, sfruttando la capacità del cervello di elaborare ancora informazioni visive.
Anche intensi campi magnetici sono noti per la loro capacità di produrre fosfeni puri. Una procedura chiamata “stimolazione magnetica transcranica” è tra i metodi migliori per stimolare magneticamente le cellule nervose del cervello a produrre fosfeni. Differenti parti del sistema visivo possono essere stimolate in questo modo.
Inoltre, un fosfene può verificarsi in caso di:
È importante, in quest’ultimo caso, non confondere un fosfene con un’allucinazione: il primo è un fenomeno che avviene nel sistema visivo, il secondo si verifica esclusivamente nel cervello.
Infine, alcuni astronauti hanno rivelato di aver avuto esperienze di fosfeni quando erano nello spazio, probabilmente a causa dei livelli più alti di radiazioni presenti nello spazio rispetto alla Terra.
Il fosfene non è un disturbo vero e proprio tuttavia, in caso di frequenti manifestazioni del fenomeno, è sempre meglio effettuare un esame approfondito del sistema visivo, per comprendere l'eventuale gravità della propria situazione oculare.