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Miastenia oculare
Oculistica
Indice del contenuto
Cos'è
La miastenia oculare è una malattia autoimmune che colpisce i muscoli di occhi e palpebre, è una forma di miastenia gravis, ovvero una patologia autoimmune che deriva dal malfunzionamento del sistema immunitario.
Quando il nostro corpo produce degli anticorpi che interferiscono con la contrazione muscolare, i nervi smettono di comunicare provocando una debolezza estrema dei muscoli di alcuni organi in particolare, nel caso di miastenia oculare di occhi e palpebre.
La patologia da miastenia oculare colpisce sia gli uomini che le donne, in egual misura e spesso non viene riconosciuta subito, in quanto i sintomi sono lievi e poco identificabili.
Soggetti a rischio
Vi sono alcuni soggetti a rischio di sviluppare miastenia oculare, come chi soffre già di altre malattie autoimmuni (artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico LES, sclerodermia e le tiroiditi).
Sintomi
Nel 40% dei casi i sintomi iniziali della miastenia gravis riguardano la muscolatura oculare e nel 15% dei casi la miastenia gravis è solo localizzata agli occhi e alle palpebre.
I sintomi principali di una persona che soffre di miastenia oculare sono i seguenti:
La diplopia o visione doppia è il senso di confusione ed offuscamento della vista che prova un paziente con miastenia oculare e dipende dal mal funzionamento di un singolo muscolo extraoculare che non riesce a lavorare in sintonia con l'altro.
La ptosi palpebrale o palpebra cadente è la difficoltà a mantenere aperta la palpebra e deriva dalla compromissione del funzionamento del muscolo della palpebra superiore. Si può presentare su uno od entrambi gli occhi, in maniera differente e variabile.
Sintomi meno comuni
Tra i sintomi meno comuni della miastenia oculare ci sono il:
Sintomi meno comuni
Tra i sintomi meno comuni della miastenia oculare ci sono il:
- nistagmo (movimento rapido e ripetuto del bulbo oculare dovuto a spasmi muscolari repentini);
- segno di cogan (anomalo movimento verso l'alto della palpebra superiore dopo aver mantenuto lo sguardo basso per circa 10 secondi).
Diagnosi
Per ricevere una diagnosi di miastenia oculare sono necessari due passaggi fondamentali:
- Visita medica oculistica con test (il medico chiede al paziente di effettuare movimenti della palpebra finchè essa non si stanca, per poi valutare se c'è sospetto di miastenia);
- Gli esami.
Esami
Gli esami necessari per valutare la presenza di miastenia oculare sono i seguenti:
- esami del sangue per rilevare eventuali anticorpi della malattia;
- elettromiografia (inserimento di un ago in un muscolo per misurare l'attività elettrica);
- tomografia computerizzata TC o una risonanza magnetica del torace per valutare il timo (ghiandola presente nel torace) e scongiurare la presenza di un timoma, un tumore de timo.
Valutare il timo è fondamentale perché la maggior parte delle persone affette da miastenia presentano un timo ingrossato e in pochi casi, presentano un tumore del timo.
Terapia e cura
Esistono dei trattamenti farmacologici per curare la miastenia oculare, come:
- inibitori della colinesterasi (piridostigmina è il più usato);
- corticosteroidi, prescritti con l'intento di ridurre la risposta immunitaria e rendere meno aggressivi gli anticorpi responsabili della malattia (prednisone è il più usato);
- immunosoppressivi, sempre per ridurre l'aggressività degli anticorpi. (aziatropina, metotressato e ciclosporina sono i più usati).
Un rimedio invasivo per la cura della miastenia è l'immediata rimozione chirurgica del timo, questa operazione risulta controversa in quanto non funziona per tutti i pazienti coinvolti, ma può essere decisa per volontà del singolo.
Anche l'utilizzo di supporti per la vista può migliorare la qualità di vita dei pazienti con miastenia oculare. In particolare:
- bendaggi specifici per l'occhio affetto da visione doppia o specifiche lenti a contatto;
- per la ptosi palpebrale sono efficaci occhiali a stampella o lenti a contatto sclerali per sostenere la palpebra cadente.
L'equipe che presiede il paziente è generalmente composta da oculista, neurologo e chirurgo generale, in casi di operazione chirurgica.