La fasciolopsiasi umana è causata dal parassita Fasciolopsis buski, che trova appunto la sua sede ideale all’interno dell’intestino.
Il parassita si può depositare sui frutti e l’uomo quando li sbuccia con le mani o li addenta con la buccia può entrare in contatto con tale parassita. Inoltre, colpendo questo i suini, se la loro carne viene mangiata non ben cotta il parassita può arrivare vivo nell’intestino umano.
Tale parassita colpisce nel mondo circa 100 milioni di individui. La fasciolopsiasi umana è endemica in Cina, Taiwan, Thailandia, Indonesia, Subcontinente indiano e Cuba.
La sua azione dipende molto dalla carica patogena infestante presente nell’intestino. La maggior parte delle infestazioni è asintomatica oppure lieve.
Per la diagnosi è fondamentale sapere se negli ultimi giorni si sono assunti frutti crudi o se si è stati nelle zone in cui la patologia è endemica. Un altro modo diagnostico è l’esame microbiologico.
La certezza si ha con l’esame microbiologico, che può documentare la presenza di uova nelle feci o nel secreto duodenale.
Per il trattamento si utilizzano antiparassitari come Praziquantel (che si trova in Vaticano o in Svizzera) e Niclosamide.