La corna guttata, nota anche come distrofia corneale endoteliale di Fuchs è una patologia della cornea, bilaterale e lentamente progressiva, caratterizzata da edema asimmetrico. Segni tipici sono le escrescenze (gutte corneali) sulla membrana di Descemet e l’edema generalizzato, che provoca una diminuzione progressiva della vista.
Il processo patologico inizia con la formazione delle gutte corneali dal centro della cornea, e si allarga verso la periferia. Quando le gutte corneali si ingrandiscono, le cellule endoteliali si allungano e si staccano. Le cellule rimanenti tentano di allargarsi per colmare il buco, ma per l’endotelio corneale è impossibile mantenere la funzione quando il numero di cellule si riduce eccessivamente, lascia entrare acqua e si forma l’edema.
L’edema separa le lamelle corneali e le fibre di collagene, causando l’opacizzazione della cornea. Con il progredire della malattia, l’edema raggiunge l’epitelio della cornea. Si distinguono tre stadi clinici, che evolvono nel corso di due o tre decadi:
Le cause della patologia sono ignote, tuttavia esiste una forma ereditaria con un meccanismo autosomico dominante. In alcuni casi, il danno all’endotelio dell’occhio può essere provocato dall’intervento di cataratta. Inoltre, durante il congresso Euretina (Società Europea di Specialisti della Retina) 2016, un gruppo di studio ha presentato un caso di scompenso corneale in un paziente con distrofia corneale endoteliale asintomatica a seguito di iniezione intravitreale di Aflibercept, utilizzata per il trattamento della degenerazione maculare umida (patologia che colpisce la zona centrale della retina, detta macula).
I sintomi della patologia sono:
Spesso la cornea guttata viene scoperta per caso durante una visita oculistica con la lampada a fessura. Per monitorare la patologia, un esame utile è la biomicroscopia endoteliale, che consente di analizzare tutti gli strati della cornea in tempo reale.
Nelle prime fasi, la patologia non necessita di terapia. Quando iniziano a comparire i primi sintomi, invece, vengono prescritti colliri leggermente ipertonici al fine di ridurre l’edema. Quando sopraggiunge lo scompenso corneale, il trattamento è esclusivamente chirurgico.
Fino a qualche anno fa era necessario il trapianto di cornea, oggi, invece, si può sostituire solo la parte di cornea malata (tecniche DSEK e DMEK). Alcuni studi hanno mostrato che anche l’intervento di cross linking corneale è efficace per ridurre l’edema nella distrofia corneale endoteliale di Fuchs.
La patologia non ha incidenza e prevalenza note, ma è diagnosticata più frequentemente in età avanzata (sesta e settima decade di vita). Già dopo i 40 anni, però, possono manifestarsi i primi segni della parte centrale della retina.
Uno studio Giapponese ha indicato un tasso di prevalenza di circa il 4% nella popolazione sopra i 40 anni. Secondo altri studi, la prevalenza della malattia è maggiore nell’area Europea, e sono maggiormente colpite le donne.