Cos'è la colite ulcerosa
La
colite ulcerosa è una patologia cronica che
colpisce il colon e ne provoca l’infiammazione: il suffisso -ite, infatti, indica la
presenza di una infiammazione, mentre la radice col- fa riferimento, appunto, all'organo del
colon.
Il
colon assimila le sostanze nutritive dai cibi non digeriti ed espelle le scorie sotto forma di
feci; nei casi più gravi, si registra la comparsa di
ulcere nel rivestimento interno, di qui la denominazione di "ulcerosa": tali ulcere possono sanguinare e produrre
muco e
pus.
La colite ulcerosa può essere debilitante e può talvolta portare a
complicazioni mortali. Anche se non ha una cura nota, il
trattamento per la colite ulcerosa può ridurre notevolmente i segni e i sintomi della malattia e portare a una
remissione a lungo termine.
Sintomi della colite ulcerosa
Possono anche essere presenti:
Spesso i sintomi sono peggiori al mattino appena svegli. Molte persone con questa patologia passeranno lunghi periodi di mesi o anni in cui sperimenteranno pochi sintomi, se non addirittura nessuno. Tuttavia, se la patologia non viene curata, i sintomi si ripresenteranno.
Cause della colite ulcerosa
L’esatta
causa della colite ulcerosa è sconosciuta, ma gli studi mostrano che
diversi fattori contribuiscono allo sviluppo della patologia. Tra questi si annoverano fattori genetici, ambientali e immunitari.
Fattore genetico e colite ulcerosa
Sembra che i
geni ereditati dai genitori giochino un
ruolo importante nello sviluppo della colite ulcerosa. Alcuni studi hanno evidenziato che circa il 16% delle persone con la colite ulcerosa ha un parente prossimo con la stessa patologia.
Inoltre, i livelli di colite ulcerosa sono
più alti in alcuni gruppi etnici rispetto ad altri. I ricercatori hanno identificato un numero di
geni possibili che sembrano rendere le persone più vulnerabili allo sviluppo della colite ulcerosa.
Fattore ambientale e colite ulcerosa
Anche l’ambiente e il modo in cui si vive sembra giocare un ruolo nello sviluppo della colite ulcerosa. La patologia è molto più comune in alcune parti del mondo, particolarmente nelle aree urbane nelle parti settentrionali dell’Europa Occidentale e dell’America. Sono stati individuati alcuni fattori ambientali tra cui:
- inquinamento atmosferico;
- dieta: l’alimentazione occidentale è ricca di carboidrati e grassi (cattiva alimentazione) il che può spiegare perché le persone asiatiche, che tendono ad avere un’alimentazione povera di carboidrati e grassi, sono meno soggetti alla colite ulcerosa;
- igiene: i bambini sono allevati in ambienti sempre più sterili e puliti, ma è possibile che il sistema immunitario abbia bisogno di essere esposto ai germi per potersi sviluppare correttamente.
Sistema immunitario e colite ulcerosa
Alcuni ricercatori credono che un’infezione batterica o virale inneschi la difesa naturale del corpo, il sistema immunitario. Il sistema immunitario risponde all’infezione causando l’infiammazione associata alla colite ulcerosa, ma per qualche ragione, il sistema immunitario non si arresta una volta passata l’infezione e continua a causare l’infiammazione.
Una delle teorie più accreditate ritiene che il sistema immunitario confonda i "batteri amici" che si trovano nel colon con un’infezione. Quindi, esso cerca di fermare il diffondersi di quella che crede essere un’infezione provocando l’infiammazione del colon.
Chi è colpito da colite ulcerosa
La colite ulcerosa non è una patologia comune. Di solito si manifesta tra i 15 e i 30 anni ed è più comune nelle persone di origine europea.
Complicazioni della colite ulcerosa
Le
complicazioni della colite ulcerosa si manifestano sotto forma di
ulteriori patologie, elencate qui di seguito.
Colangite sclerosante primitiva e colite ulcerosa
La
colangite sclerosante primitiva è una complicazione comune della colite ulcerosa che
colpisce circa una persona su 20. La colangite sclerosante primitiva avviene quando i
dotti biliari, che sono piccoli canali usati per trasportare la
bile fuori dal
fegato e all’interno dell’apparato digerente, diventano p
rogressivamente infiammati e danneggiati nel tempo.
Di solito la colangite sclerosante primitiva non causa sintomi finché la patologia non ha raggiunto uno stadio avanzato. I
sintomi di colangite sclerosante possono comprendere:
Non esiste alcun trattamento diretto per la colangite sclerosante primitiva, ma si può ricorrere ad alcuni farmaci per alleviare molti dei sintomi.
Tumore dell’intestino e colite ulcerosa
Le persone affette da colite ulcerosa hanno un maggior
rischio di sviluppare il tumore dell’intestino (
cancro del colon, tumore del retto o cancro dell’intestino tenue), specialmente se la patologia è grave o estesa.
Per ridurre il rischio di sviluppare il tumore dell’intestino, bisognerebbe tenere un’
alimentazione sana e bilanciata (
alimentazione corretta) ricca di frutta fresca e verdura.
Inoltre, è importante
svolgere regolare attività fisica, mantenendo un peso regolare ed
evitando alcol e fumo. Assumere gli aminosalicilati come da prescrizione dovrebbe contribuire a ridurre il rischio tumore dell’intestino.
Osteoporosi e colite ulcerosa
L’
osteoporosi è una complicazione comune che
colpisce circa il 15% delle persone con la colite ulcerosa. L’osteoporosi è una patologia che colpisce le ossa, rendendole sottili e fragili. La condizione non è causata direttamente dalla colite ulcerosa, ma si sviluppa come effetto collaterale dell’uso prolungato di
steroidi.
Megacolon tossico e colite ulcerosa
Il megacolon tossico è una
complicazione rara e seria che si verifica in circa il 5% dei casi di colite ulcerosa grave. Nei casi gravi d’infiammazione, i gas possono rimanere intrappolati nel colon, provocandone il gonfiore.
Questo è pericoloso perché può
mandare il corpo in shock (un repentino calo di pressione), può rompere il colon e può c
ausare l’infezione nel sangue (
setticemia). I
sintomi del megacolon tossico comprendono:
Il megacolon tossico può essere curato con la
somministrazione di liquidi endovenosi,
antibiotici e steroidi. Allo stesso tempo, occorre
inserire un tubicino nel retto e nel colon del paziente così che il gas possa essere estratto e il colon decompresso.
Diagnosi di colite ulcerosa
Per
diagnosticare la colite ulcerosa, inizialmente, il
gastroenterologo farà domande riguardo ai sintomi, alla salute generale e alla
storia medica del paziente.
Successivamente, effettuerà la visita medica per cercare alcuni segni come pallore (causato dall’anemia), e morbidezza nello stomaco (causata dall’infiammazione). Il passo successivo consiste nell’
analizzare il sangue e un campione delle feci.
Le
analisi del sangue possono determinare la presenza o meno di anemia. Ci sono altri due esami del sangue speciali chiamati
analisi del tasso di eritrociti nel sedimento ed esame della
proteina C reattiva. Le feci saranno analizzate per vedere se vi è un’infezione. Possono essere eseguite anche delle
radiografie per determinare l’estensione della patologia.
Sigmoidoscopia e colite ulcerosa
La diagnosi dovrà poi essere confermata
esaminando direttamente il livello e l’estensione dell’infiammazione dell’intestino. Questo esame viene eseguito inizialmente usando un
sigmoidoscopio, un tubicino flessibile contenente una telecamera che viene inserito nel retto.
La procedura non è dolorosa, ma potrebbe essere
necessario un sedativo per aiutare il paziente a rilassarsi. Questo esame richiede circa 15 minuti. Il sigmoidoscopio è in grado di
sondare soltanto il retto e la parte più bassa del colon. Se si pensa che la colite ulcerosa abbia colpito una parte più importante del colon, sarà necessario eseguire un ulteriore esame, la
colonscopia.
Colonscopia e colite ulcerosa
La colonscopia utilizza un tubicino più lungo e più flessibile, chiamato
colonscopio, che permette di
esaminare l’intero colon. Prima dell’esame è necessario che il colon sia completamente libero. Quindi, il paziente deve prendere un
forte lassativo prima dell’esame per poter svuotare l’intestino.
La procedura non è dolorosa, però può essere fastidiosa. Solitamente, sono somministrati dei
sedativi per aiutare il paziente a rilassarsi. La
durata della colonscopia richiede circa
trenta minuti.
Come si previene la colite ulcerosa
Anche se la dieta non sembra avere un ruolo nel causare la colite ulcerosa,
alimentazione e colite ulcerosa costituisce un binomio importante per controllare la patologia. I seguenti consigli possono essere d’aiuto:
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Tenere un diario dei cibi – Si può scoprire che alcuni cibi sono tollerati, mentre altri contribuiscono a far peggiorare i sintomi. Tenendo una registrazione di ciò che si mangia e quando, si può essere in grado di eliminare i cibi problematici dalla propria dieta.
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Consumare piccoli pasti – Mangiare cinque o sei pasti più piccoli al giorno, anziché fare tre pasti principali, potrebbe portare benefici.
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Bere molti liquidi: è facile disidratarsi quando si ha la colite ulcerosa, poiché si perdono molti liquidi attraverso la diarrea. L’acqua è la miglior fonte di liquidi. È bene evitare la caffeina e l’alcol perché potrebbero far peggiorare la diarrea, e le bevande gassate perché provocano gas.
-
Integratori alimentari – Il medico può prescrivere degli integratori alimentari perché è possibile che il paziente non riesca ad assorbire vitamine e minerali sufficienti, come il calcio e il ferro.
Stress e colite ulcerosa
Anche se lo
stress non causa la colite ulcerosa,
gestire con successo i propri livelli di stress può ridurre la frequenza dei sintomi. I seguenti consigli possono essere d’aiuto:
- praticare regolare esercizio fisico;
- imparare e applicare le opportune tecniche di rilassamento;
- imparare a comunicare i propri stati d'animo con efficacia.
Come si cura la colite ulcerosa
Una volta confermata la
diagnosi di colite ulcerosa, il paziente sarà inviato da un
gastroenterologo che determinerà la gravità della patologia e studierà una opportuna
cura per la colite ulcerosa.
La gravità della colite ulcerosa sarà stimata usando un numero di fattori, tra cui:
- quante volte si defeca;
- se vi è del sangue nelle feci;
- se si hanno sintomi di febbre;
- quanto controllo il paziente ha sulla propria vescica;
- la salute generale.
I casi lievi o moderati possono essere curati in ambulatorio o a casa. I casi più gravi richiedono il ricovero in ospedale. Esistono due tipi di trattamento:
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Gestire la colite ulcerosa attiva – Curare i sintomi finché non vanno in remissione.
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Mantenere la remissione – Usare il trattamento per prevenire il ritorno dei sintomi.
Gestire la colite ulcerosa attiva
Esistono tre tipi di farmaci per gestire la colite ulcerosa attiva:
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Aminosalicilati – Gli aminosalicilati rappresentano la prima opzione di trattamento per la colite ulcerosa lieve o moderata. Aiutano a ridurre l’infiammazione e possono essere assunti in forma di capsule, supposte o attraverso un clistere.
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Steroidi – Agiscono in maniera simile agli aminosalicilati, riducendo l’infiammazione, però sono più forti. Come gli amino salicilati, anche gli steroidi possono essere somministrati per via orale, topica o attraverso una supposta o un clistere.
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Immunosoppressori – Se la patologia ancora non risponde al trattamento, il medico può prescrivere dei farmaci immunosoppressori, a volte in abbinamento ad altre medicine. Gli immunosoppressori possono essere prescritti anche se si decide di sospendere il trattamento con steroidi per ridurre i possibili effetti collaterali.Gli immunosoppressori agiscono riducendo o sopprimendo il sistema immunitario. Questo interromperà l’infiammazione causata dalla colite ulcerosa.
Gestire la colite ulcerosa attiva grave
La colite ulcerosa attiva grave dovrà essere curata in ospedale. Questo perché la colite grave comporta il rischio di disidratazione, malnutrizione e complicazioni potenzialmente fatali, come la rottura del colon. Saranno somministrati fluidi per endovena per combattere la disidratazione. La patologia può essere curata con iniezioni di steroidi e di immunosoppressori.
Mantenere la remissione della colite ulcerosa
Una volta che i sintomi sono in remissione, assumere una
dose regolare di aminosalicilati dovrebbe aiutare a prevenire la ricomparsa dei sintomi. Se la patologia si ripresenta frequentemente, si raccomanda una dose regolare di
immunosoppressori.
Intervento chirurgico e colite ulcerosa
Se la colite ulcerosa non risponde alle cure mediche intensive, allora sarà necessario l’intervento chirurgico. Il paziente può anche considerare l’intervento chirurgico nel caso in cui la terapia di mantenimento si riveli inefficace e la patologia influenzi la qualità della vita.
Colite ulcerosa: dieta
Molti pazienti si chiedono
cosa mangiare con la colite ulcerosa. Di seguito è riportata una breve guida generale.
Alimenti da limitare o evitare
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Limitare i prodotti lattiero-caseari — Molte persone con malattia infiammatoria intestinale migliorano i propri problemi di diarrea, dolore addominale e gas limitando o eliminando prodotti lattiero-caseari. A volte ciò può essere dovuto a una intolleranza al lattosio e ciò significa che il vostro corpo non può digerire lo zucchero del latte (lattosio) negli alimenti a base di latte.
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Limitare fibra, se è un cibo problema — Se si soffre di malattie infiammatorie intestinali, alimenti ad alto contenuto di fibre, come frutta fresca e verdura e cereali integrali, possono peggiorare i sintomi. Se frutta e verdura cruda ti infastidiscono, prova a cuocerla al vapore, in padella o in forno.
In generale, si possono avere più problemi con gli alimenti nella famiglia dei cavoli, come broccoli e cavolfiori, e noci, semi, mais e popcorn. Evitare altri alimenti problematici. Cibi piccanti, alcool e caffeina possono peggiorare i segni e i sintomi di colite ulcerosa.
Altre misure alimentari
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Mangiare piccoli pasti — Si può trovare sollievo mangiando cinque o sei piccoli pasti al giorno, piuttosto che due o tre più grandi.
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Bere molti liquidi — Prova a bere molti liquidi ogni giorno: l'acqua è la cosa migliore. L'alcool e le bevande che contengono caffeina stimolano l'intestino e possono peggiorare la diarrea, mentre le bevande gassate causano frequentemente gas.
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Parlare con un nutrizionista — Se si inizia a perdere peso o la vostra dieta è diventata molto limitata e insostenibile, parlate al più presto con un nutrizionista.