La midriasi è una condizione caratterizzata da una dilatazione della pupilla superiore ai cinque millimetri.
In una situazione normale, la pupilla dell'occhio si dilata col buio per permettere a una maggiore quantità di luce di entrare e si restringe alla luce brillante per proteggere l'interno dell'occhio.
La midriasi è una condizione in cui la pupilla non risponde correttamente alla luce e presenta una dilatazione oltre i 5mm di diametro. Spesso si tratta solo di una situazione temporanea.
Dei muscoli sono responsabili dell'apertura e della chiusura dell'iride, la parte colorata dell'occhio. Se questa normale azione fisiologica viene interrotta o disturbata, la pupilla impiega molto tempo a restringersi.
Ad oggi, si ritiene che si tratti di un malfunzionamento del sistema nervoso, che non manda i corretti segnali neurologici ai muscoli.
La midriasi può sia essere bilaterale, se colpisce entrambi gli occhi, o unilaterale, se invece rimane circoscritta a un solo lato. Se si tratta del secondo caso, il medico sarà portato a sospettare di una possibile ferita alla testa.
Esistono due tipi di midriasi:
Solitamente la midriasi fissa è un segno di trauma del cranio irreversibile ed è causata dalla contrazione dei muscoli dell'iride.
La midriasi può essere causata da vari fattori che possono essere di natura fisiologica o esterna, etc. Comunque sia le principali cause di midriasi sono:
Molti differenti fattori possono essere attribuiti alla midriasi; per esempio:
La midriasi si verifica quando i nervi che si occupano dei muscoli dell'iride diventano iperattivi.
Questo è molto spesso causato dall'uso di stimolanti, come:
Anche l'oxitocina, un ormone rilasciato durante il parto e l'allattamento, può stimolare la pupilla a dilatarsi.
Durante l'attività sessuale, può accadere che le pupille restino temporaneamente in una posizione fissa e dilatata. Lo stesso può avvenire in caso di crisi epilettiche, le quali sono un sovraccarico di stimolazione neurologica nel cervello.
La midriasi può anche essere causata dalla pressione sui nervi oculari o da traumi alla testa e al collo che danneggiano i nervi craniali che provvedono agli occhi. In questo caso, può trattarsi del sintomo di un rigonfiamento nel cervello.
Quando i muscoli e i nervi che controllano la pupilla cessano di funzionare, si verifica spesso morte cerebrale.
Altre cause meno comuni includono:
Accade molto raramente, ma una possibilità è anche la predisposizione genetica alla midriasi.
Talvolta, la midriasi può essere volontariamente provocata da un oculista per approfondire alcuni esami. Si tratta di una procedura completamente sicura, in cui il paziente sente solo un tenue fastidio.
Per fare ciò, vengono utilizzati dei farmaci midriatici, che inducono appunto midriasi, o cicloplegici, che invece inducono cicloplegia, ovvero la paralisi del muscolo ciliare presente nell'occhio. Di norma, tutti i farmaci cicloplegici sono iridoplegici (che inducono iridoplegia, cioè paralisi dello sfintere dell'iride che determina areflessia pupillare in caso di stimolazione luminosa) e midriatici, ma non tutti i midriatici sono cicloplegici. L’effetto midriatico si instaura prima di quello cicloplegico.
Le persone affette da midriasi lamentano spesso un'eccessiva sensibilità alla luce. Dato che la pupilla non riesce a bloccare un eccesso di luce, l'esposizione luminosa rischia di essere particolarmente dolorosa. Inoltre, la vista può risultare appannata poiché la pupilla ha bisogno di restringersi in presenza di fonti luminose per riuscire a mettere a fuoco, azione che viene ostacolata dalla midriasi.
In molti non presentano sintomi evidenti. Alcuni possono lamentare mal di testa, ma è poco chiaro se questo sia realmente sintomo di midriasi o se si tratti soltanto di una condizione coesistente. D'altra parte, la midriasi stessa può essere un sintomo di emicrania.
La pupilla dilatata è il sintomo più evidente di midriasi e può essere talvolta accompagnata da areflessia, una condizione in cui vi è assoluta mancanza di riflessi. In questo caso, può trattarsi della sindrome di Adie, una patologia benigna che colpisce soprattutto le donne e di cui oggi non si conoscono ancora né le cause né le cure.
Un altro segno manifesto è se uno o entrambi gli occhi sono “penzolanti”, una condizione altrimenti conosciuta come ptosi. Se questo sintomo è connesso alla midriasi, si può trattare di una grave emergenza medica, pertanto il paziente necessita di essere visitato immediatamente da un medico specializzato.
La diagnostica della midriasi avviene mediante un esame del fondo dell'occhio.
Spesso la midriasi non rappresenta una condizione medica a sé stante, ma è collegata ad altre patologie. In casi come questi, si provvederà prima di tutto a curare la condizione di base che l'ha causata.
Nei casi in cui la causa è un trauma alla testa o un danno al cervello, si aspetta a procedere finché non viene rilevato il gonfiore presente nel cervello.
Quando la midriasi è causata dall’esposizione a sostanze chimiche o a droghe, il contatto con la sostanza che ha causato questa condizione viene interrotto e gli occhi dovrebbero tornare normali dopo che gli effetti si sono esauriti.
Se la midriasi è indotta dall’uso di farmaci per dilatare la pupilla per la verifica di alcuni esami, il medico raccomanda al paziente di non esporsi alla luce diretta del sole o di indossare occhiali da sole per proteggere la parte interna dell’occhio.
Esistono anche dei farmaci che possono curare la midriasi, quando non vi è alcuna precisa condizione di base che necessiti prima di un trattamento. Questi includono:
In alcuni casi, può essere richiesto un intervento chirurgico se la midriasi non migliora dopo la somministrazione dei farmaci appositi.
In altre situazioni, è necessario indossare occhiali protettivi per l’intera durata del trattamento, in modo da proteggere l’interno dell’occhio dai danni del sole.
La miosi è la condizione opposta alla midriasi, in cui l'occhio presenterà una pupilla a “spillo” o a “capocchia di spillo”, ovvero molto ridotta. Il termine più corretto per definirla è pupilla miotica.
La miosi è causata dalla contrazione dello sfintere muscolare dell'iride, che avviene fisiologicamente in risposta a stimoli luminosi intensi. Può anche essere causata da farmaci o derivare da disturbi neurologici, esattamente come la midriasi.
Le cause più comuni sono: