Potrebbe trattarsi di
reflusso con
esofagite peptica, per cui, prima di eseguire l'esame che rappresenta il gold standard per la diagnosi e che oltretutto si fa solo in ambiente protetto, cioè in una struttura sanitaria, provare con un
inibitore della pompa e con
idrossido di alluminio per os, per una ventina di giorni e, se va bene, proseguire per un periodo di 30 giorni e poi sospendere la terapia.
Se scompare tutto, è fatta la diagnosi, se ricompare la sintomatologia, riprendere la cura per un mese, se la sintomatologia scompare, è presumibile che la diagnosi sia
reflusso gastroesofageo con esofagite peptica che andrà avvallata con l'esame gold standard per la diagnosi, cioè l'
esofagogastroduodenoscopia.
Fammi sapere, ma comunque il quesito diagnostico per essere certo va avvallato dagli esami di cui parlavo in precedenza.
Se si sospende la terapia e non compare la sintomatologia, tanto meglio, se ricompare, riprendere la cura e se scompare di nuovo è fatta.