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Cosa comporta un tumore desmoide al collo?

Buongiorno, 
ho 60 anni, sono stata operata per asportare un nodulo al collo (latero cervicale sinistro), all'esame istologico è risultato un tumore desmoide. Il chirurgo orl ha dovuto documentarsi in quanto non aveva mai conosciuto questa patologia prima. Mi ha detto che può riformarsi con una % elevata e che, se si riformasse, dovranno asportarmi tutto il muscolo del quale una parte è già stata asportata insieme al nodulo. Una settimana fa, mi sono stati rimossi i punti di sutura e avrò un controllo tra un mese. Dovrò poi fare un'ecografia tra 6 mesi. Non mi è stato detto se servono altri esami, se c'è qualche sistema per evitare o ridurre la possibilità di recidiva. Non ha saputo dirmi se l'eventuale recidiva potrà essere nello stesso muscolo o in altre parti del corpo. Potete informarmi un po' per cortesia? Mi sembra di avere qualcosa che non va nell'arto superiore sinistro, lo sento più pesante, mi sembra di avere una ridotta sensibilità, quando sollevo un oggetto con la mano di questo braccio mi sembra molto più pesante che non con il controlaterale. Ho sentito una fisioterapista, dice di aspettare di guarire dall'intervento da poco subìto e, se la sintomatologia persevera, si deciderà cosa fare. Vi ringrazio per quanto potrete aiutarmi. Sono affetta da: ipotiroidismo di Hashimoto, malattia infiammatoria pelvica, fibromialgia in forma severa, fenomeno di Raynaud, reflusso gastroesofageo, sindrome ansioso-depressiva, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, osteoporosi, sensibilità chimica multipla, secchezza oculare. Sono stata sottoposta ai seguenti interventi: tonsillectomia, appendicectomia, parto cesareo, laparoscopia per asportazione cisti ovarica destra e fibroma uterino, meniscectomia mediale selettiva ginocchio sinistro (trauma), calcolosi ureterale sinistra (ureteroscopia), deviazione setto nasale, ipertrofia turbinati, asportazione pterigio occhio sinistro, laparoscopia per asportazione cisti ovariche bilaterali, seguita da ricovero per metrite purulenta, isterectomia in laparotomia per esiti di endometrite e utero fibromatoso (intervento complicato da ematoma endoaddominale), drenaggio percutaneo ecoguidato linfocele pelvico post isterectomia, sinoviectomia, borsectomia, debros sovraspinato spalla sinistra, laparoscopia diagnostica e laparotomia per lisi di imponente complesso aderenziale addomino-pelvico con annessiectomia sinistra, salpingectomia destra e mobilizzazione ureteri bilaterali, coronarografia, asportazione nodulo collo (tumore desmoide). Terapia: Bedrocan 70 mg x 3, vitamina c, Levotiroxina, Lobivon, Lortaan, Lucen, Cymbalta, Plaquenil, riso rosso, magnesio, Dibase, melatonina, Versatis cerotto, Colpogyn crema vaginale, Normogin compresse vaginali, Estilax, Esoxx one.

Grazie

Risposta

Gentile Signora,
i tumori desmoidi sono molto rari (meno del 3% dei tumori dei tessuti molli).

La maggior incidenza è nel sesso femminile, in particolare in giovane età.

Possono manifestarsi in ogni parte del corpo: extra-addominali (collo, spalle, arti superiori, regione glutea) o addominali (dalle fasce muscolari o dalla parete addominale/toracica) o in qualche caso all’interno dell’addome.

La malattia è causata dalla proliferazione delle cellule muscolari e fibrose (miofibroblasti) in una determinata area per motivi ancora sconosciuti (forse vi sono delle motivazioni genetiche).

La diagnosi si basa sia sulle tecniche radiologiche (TAC-risonanza magnetica) che evidenziano la presenza di una massa espansiva che ovviamente deve essere sottoposta a biopsia per essere confermata. 

Il trattamento si basa sull'asportazione chirurgica, se possibile completa.

Per le forme, per le loro dimensioni o posizione non possono essere asportati completamente, si impiega la radioterapia, la chemioterapia con un controllo ogni 3 mesi, poichè il rischio di recidiva supera il 70%.

L’aspettativa di vita dipende dalle caratteristiche del tumore.

Nelle forme al collo o comunque extra addominali, la prognosi è migliore perché le lesioni sono più controllabili anche se recidivano, a differenza delle forme intraddominali.

Nel tuo caso, bisogna vedere se all’esame istologico i bordi del tumore hanno uno spazio libero per evitare che vi sia una parte residua di tumore lasciata in sede. In questo caso, si dovrebbe allargare l’incisione per avere tessuto sano e non malato (la recidiva in questo caso è del 100%).

Dipende dall’esame istologico conoscere cosa bisogna fare, comunque, il controllo è bene farlo prima (ogni 3 mesi). 

Non posso entrare in merito a tutti gli altri disturbi perché non correlati con il tumore desmoide. 

Avrai certamente uno o più medici che ti seguono per quei problemi. 

Cordiali saluti
Risposta a cura di
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Medico Chirurgo
Dr. Giorgio Enrico Gerunda
chirurgo generaleoncologo
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