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È sicuro il trattamento di tricopigmentazione?

Buongiorno, sto valutando di sottopormi ad un trattamento di tricopigmentazione per ovviare alla mia calvizia. L’operatrice mi ha assicurato la sicurezza del pigmento da utilizzare (prodotto in Spagna) contenente ossido di ferro e biossido di titanio in forma micronizzata, assicurandomi che la micronizzazione (effettuata circondando il pigmento da una membrana simil-silicotica) isola i metalli pesanti dalla cute, mentre la dimensione inferiore a quella dei mafrofagi ne consente l’eliminazione completa dai tessuti per fagocitosi in 2-3 anni. Il tutto sarebbe conforme alla normativa Resap. Sembrerebbe quindi sicuro, ma vorrei conoscere l’opinione dei medici a riguardo. Vi ringrazio anticipatamente per la risposta. Buona giornata.

Risposta

Salve,
la tricopigmentazione è un trattamento estetico sicuro, valido e privo di complicazioni dal punto di vista estetico se viene eseguito da un professionista esperto di tricopigmentazione.
La tricopigmentazione viene considerata come una soluzione non chirurgica, non invasiva, ma efficace per aiutare sia le donne che gli uomini a migliorare la propria immagine in caso di diradamento di capelli o alopecia.
I pigmenti per tricopigmentazione devono essere stabili dal punto di vista cromatico il più a lungo possibile, ma nella stesso tempo devono essere anallergici.
Per riprodurre un perfetto camuffamento dei capelli sulla testa, è necessario dosare bene sia la quantità che la qualità del pigmento, la profondità e la larghezza del punto di accumulo di un pigmento adatto.
La nostra pelle subisce costantemente un rinnovamento fisiologico, perciò molti tricopigmentologi preferiscono una tricopigmentazione temporanea che permette correzioni più precise con il passare del tempo.
Ultimamente, la tricopigmentazione permanente è un trattamento molto richiesto perché viene considerato come la risoluzione definitiva di tutti i problemi, ma non sempre è cosi.
Da ricordare che un terzo (circa 30%) del pigmento può svanire (dissolversi) durante i primi 6 mesi dal momento di esecuzione della tricopigmentazione.
Bisogna tenere presente che non esiste nessun tipo di colore che non subisca le modifiche con il passare degli anni, in altre parole: niente durerà eternamente.
Di solito, questi fenomeni definiti come fenomeni di viraggio, riguardano le tonalità castane. Se con il passare degli anni questo succede, esiste un modo per ripristinare un aspetto naturale e verosimile dei propri capelli.   Perciò, per mantenere più a lungo un buon risultato, è necessario eseguire periodici controlli che vengono stabiliti caso per caso.     
Inoltre, esistono molte variabili che nessun operatore può controllare, per esempio, cambiamenti metabolici del paziente, l’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti senza la dovuta protezione, malattie cardiache, malattie autoimmuni, assunzione cronica di farmaci come anticoagulanti e cortisonici, eccessiva attività fisica. Sono alcuni fattori che possono influenzare sul risultato finale di tricopigmentazione.
Da ricordare che la tricopigmentazione non viene eseguita in caso di patologie dermatologiche del cuoio capelluto in atto, cicatrici depresse, cicatrici cheloidee o slabbrate (in diastasi). 
Se vuoi essere più sicuro, ti consiglio di rivolgerti alle strutture abilitate dalla ASL che utilizzano sia prodotti che apparecchiature conformi alle leggi vigenti.
Risposta a cura di
Dr.ssa Svitlana Kovalenko Medico Chirurgo
Dr.ssa Svitlana Kovalenko
dietologomedico estetico
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