Le notizie che mi dai non sono sufficienti a dare un parere sulla natura di questa tosse, mi dovresti dire che terapia è stata praticata, quando la febbre si è presentata ed anche l’ingrossamento dei linfonodi e quali sono gli accertamenti praticati.
In modo molto superficiale, ti posso dire che una tosse produttiva che non è accompagnata da un reperto obiettivo di un processo localizzato, quindi un focolaio di broncopolmonite, fa pensare ad una tracheobronchite, termine che comprende non solo la bronchite infettiva, ma anche la bronchite allergica, la flogosi da corpo estraneo e la bronchite da cause irritanti (fumo, irritanti ambientali, aria secca da ostruzione nasal.
Tutti i virus respiratori possono colonizzare la mucosa tracheobronchiale e questo è tanto più facile quanto più piccolo è il bambino o quantomeno, sono validi i meccanismi dell’immunità generica e specifica.
Nel bambino, dal secondo anno di vita, frequenti sono i virus para influenzali, ma comunque tutti i virus possono indurre nell’epitelio respiratorio, specie nelle ghiandole muccipare e specie se le infezioni sono ricorrenti.
Nel suo caso, la pregressa mononucleosi può giustificare una riduzione delle difese, rendendo il bambino parzialmente immunodeficiente.
In qualche caso, si può avere una colonizzazione batterica tussigena da parte di Bordetella pertussis (sempre più rara grazie alle vaccinazioni) e para pertussis, attualmente più frequente, che danno una bronchite e una tosse tipica, con vomito.
Altri microrganismi in causa sono la moraxella catarrhalis; si è stato dimostrato colonizzare la mucosa bronchiale per alcune settimane e la clamidia pneumoniae che è stata dimostrata essere uno dei più comuni patogeni nel bambino e che produce un ipereattività bronchiale ad impronta asmatica.
Un’altra possibilità è data dal problema adenoideo, la sinusite è di per sé causa di tosse, dovuta probabilmente a respirazione orale e/o a scolo mucopurulento, in cui è di aiuto una terapia inalante con Rinowash.