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Cosa fare in presenza di un foro ovale di origine genetica?

Salve,
ho 68 anni, a 64 anni mi accorsi, dopo ripetuti controlli cardiologici dovuti ad una TIA, di avere un foro ovale di origine genetica. Questo mi ha recentemente causato un episodio epilettico che ho ben superato. Prendo reishi, auricularia, 300 mg di Aspirina e Keppra per 2 volte die. C'è chi mi consiglia l'operazione e chi invece mi dice che sono troppo vecchio. Voi cosa ne pensate?

Grazie

Risposta

Buongiorno,
a 68 anni non si è troppo vecchi, in nessun caso.

Quando un forame ovale persistentemente pervio è causa di problemi vascolari (vedi ictus, TIA e crisi epilettiche), oltre alla terapia antiaggregante/anticoagulante, è bene prendere in considerazione l'ipotesi di una chiusura del forame (che può essere effettuata mediante cateterismo cardiaco); la valutazione può essere fatta mediante ecocardiogramma (che valuta la persistenza e l'entità dello shunt, cioè del passaggio di sangue da una camera cardiaca all'altra mediante il forame pervio) ed eventualmente angio-TAC o angioRMN.

Saluti
Risposta a cura di
Dr. Claudio Valerio  Santini Medico Chirurgo
Dr. Claudio Valerio Santini
cardiologo
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