Variazioni cognitive si verificano normalmente con il progredire dell’età; questi cambiamenti non sono
demenza. Gli anziani hanno una carenza relativa nelle capacità mnesiche, in particolare nella velocità di richiamo dell'informazione, soprattutto se il confronto viene fatto rispetto a quando erano giovani. Tuttavia, questa modificazione non influisce sul funzionamento della vita quotidiana (
ADL).
Invece, la definizione di
demenza (deterioramento della funzione intellettiva e delle altre capacità cognitive, che porta ad un declino della capacità di eseguire le attività quotidiane) chiarisce il concetto che per parlare di demenza occorre che il
declino cognitivo interferisca in qualche modo con le capacità di eseguire le normali attività di vita quotidiana: mangiare, vestirsi, camminare, andare in bagno.
Quindi, come avrai ben capito, il confine tra decadimento cognitivo associato all'età e demenza è davvero molto sfumato.
Nel caso specifico di tua madre novantatreenne, sembrerebbe inquadrarsi più come un normale declino cognitivo associato all'età, che una vera e propria demenza, ma per questa diagnosi differenziale occorrerebbe una più approfondita visita del soggetto.
Spero di essere stato esaustivo e saluto cordialmente.