Dipende dalla dimensione della malattia di tuo marito e dalla possibilità di radicalità chirurgica (parlando ovviamente di
tumori maligni del cervello).
Le
possibilità prognostiche sono in relazione alla diagnosi; cioè dipende dal tipo di neoplasia cerebrale e dal grado di malignità, eventualmente anche dagli studi genetici relativi alla lesione se è responsiva o no alle terapie.
Di sicuro, è utile una
biopsia o una
cito-riduzione chirurgica a seconda delle dimensioni e della sede anatomica, se la problematica è intracerebrale o extra cerebrale e se vi è un indirizzo diagnostico radiologico.
Da questo punto si parte per la diagnosi e prognosi e quindi anche eventuale
grado di sopravvivenza. Tutto ciò può andare dalla completa guarigione ad una prognosi severa anche con terapie adiuvanti. Sarebbe utile avere una descrizione radiologica per capire almeno di cosa si tratti.
Le
terapie adiuvanti (
chemioterapia,
radioterapia, ipertermia) consentono di migliorare la possibilità di eradicazione completa.