icon/back Indietro

Cosa fare per eliminare dolore, bruciore e formicolio provocati dalla scoliosi?

Egregio dottore, ho 55 anni e sono stato operato per scoliosi di oltre 140 gradi nel 1972. L'intervento è stato il seguente: "artrodesi vertebrale posteriore con trapianto autoplastico prelevato dall'ileo. La docce posteriori vertebrali sono costituite da lamine molto assottigliate, con numerose schisi. Non si può applicare, pertanto, l'arringhton nè cruentare le lamine stesse" (all'età di 2 mesi ero già stato operato per mielomeningocele seguito da idrocefalo). La deformità si è ridotta a 80-85 gradi. Dopo pochi mesi dall'intervento. si è notata pseudoartrosi con modesta perdita della correzione. A distanza di 40 anni dall'operazione chirurgica, sono comparsi dolori e bruciori alla zona lombare centro-destra con formicolio al piede destro, trattati, su suggerimento di un chirurgo vertebrale, dopo aver eseguito accertamenti diagnostici (radiografie e risonanze magnetiche) dell'intera colonna vertebrale da cui si è evidenziato: "diminuzione altezza dei dischi, protrusione L5 e S1 e riduzione del calibro", con Nicetile 500 mg, senza alcun beneficio. Per eliminare il dolore, nonché il bruciore e il formicolio (sensibilmente accentuati nell'ultimo anno), lo specialista consultato mi ha prospettato un nuovo intervento chirurgico, ritenuto, a suo avviso però, molto impegnativo e ad elevato rischio, consistente in un'osteotomia vertebrale plurima e stabilizzazione con applicazione di viti, barre. Tale intervento (se consigliabile, data la complessità) potrebbe dare risultati apprezzabili sia dal punto di vista funzionale e sia estetico? Mi è stato confezionato un corsetto lionese bivalve da indossare per 4-6 ore al giorno dal quale traggo notevole giovamento e cioè la scomparsa, quasi del tutto, della sintomatologia; in assenza del busto vi è, però, un ritorno immediato dei disturbi, in special modo durante la stazione eretta e la deambulazione. È possibile eliminare o quantomeno ridurre la sintomatologia su accennata facendo ricorso ad un intervento decompressivo o alla chirurgia vertebrale mininvasiva? Svolgo lavoro d’ufficio da oltre 30 anni. Nell'attesa di un’eventuale cortese opinione in merito, la ringrazio e le porgo sinceri saluti.

Risposta

Buongiorno,
sicuramente ci sarà un miglioramento della sintomatologia con l'intervento chirurgico; però bisogna considerare la difficoltà dell'intervento stesso. 

Parlane anche col tuo medico di fiducia. 

Saluti
Risposta a cura di
Dr. Martino Di Pascale Medico Chirurgo
Dr. Martino Di Pascale
chirurgo della manoortopedico
Risposte simili
Ernia del disco: che cos'è?
Il disco intervertebrale, che è interposto tra 2 vertebre, è costituito da una parte periferica denominata anulus fibroso e una parte centrale, gelatinosa,...
Mal di schiena: quali sono le terapie più adatte?
Bisognerebbe prima di tutto capire da cosa sia dovuto (problemi posturali, muscolari, discopatie, spondiloartrosi).Per ridurre il dolore e prevenire lo stress sulla colonna...
Altre risposte di questo specialista
Condropatia degenerativa del condilo mediale: che cos'è?
Buongiorno, la condropatia degenerativa del condilo mediale è la cartilagine articolare consumata. Saluti
Gel piastrinico per curare artrosi: è efficace?
Buongiorno, sì, il gel piastrinico è efficace per la cura dell'artrosi. Saluti
Vedi tutte