Buongiorno gentile utente,
ciò che non riusciamo ad elaborare
ci rimane dentro, proprio come il
cibo mal digerito ed è per questo che possiamo ruminare sugli eventi passati che non si sono svolti come avremmo voluto o secondo ciò di cui avremmo avuto bisogno, anche per anni.
Il mio approccio è di
tipo cognitivo-comportamentale ed è uno dei golden standard per il trattamento delle problematiche psicologiche delle linee guida in tutto il mondo.
Questo tipo di orientamento parte dall'idea che ciò che ci procura sofferenza, fino anche a farci ammalare, non è causato tanto da quello che ci succede. Se fosse così, reagiremmo tutti allo stesso modo di fronte agli eventi.
Ciò che ci turba è dato dall'
interpretazione che facciamo di questi eventi. In altre parole, è il nostro modo di pensare la causa della sofferenza. Invece di promuovere il nostro benessere e la nostra serenità, ci induce ad arrovellarci in maniera ripetitiva e afinalistica su ciò che ci accade o ciò che ci accadrà.
La
psicoterapia può intervenire per spezzare il circolo vizioso cognitivo e trovare nuove modalità di pensiero per lasciarci indietro ciò che è stato e non si può cambiare, in favore di ciò di quello che possiamo cambiare in noi stessi, nel qui ed ora. Spero di averti offerto uno spunto utile.
Resto a tua disposizione