Salve,
la
prurigo nodulare è un'affezione dermatologica abbastanza frequente, caratterizzata dalla presenza, come dice il nome stesso, di
lesioni nodulari intensamente pruriginose localizzate generalmente agli arti.
È una malattia di lunga durata, più frequente e grave nelle donne, che si presenta più spesso in persone giovani o di mezza età.
La
prurigo nodulare ha generalmente un enorme impatto sulla qualità della vita.
La persona colpita avverte
prurito intenso, solo in determinate aree inizialmente, con bisogno incontrollabile di grattarsi.
Il paziente si presenta spesso con vistose
escoriazioni dovute al grattamento ripetuto e cronicizzato e lesioni nodulari, di consistenza aumentata e spesso iperpigmentate e ipercheratosiche, di circa 1 cm di diametro.
La
causa non è conosciuta, ma devono essere escluse malattie (sia dermatologiche che internistiche) che spesso sono associate alla
prurigo nodulare: tra queste, una storia di atopia, le
disfunzioni tiroidee, alcune
epatopatie, la
dermatite a IgA lineari, la
policitemia, oltre poi a malattie tumorali.
Opportuna anche un'attenta indagine psicologico-psichiatrica, perchè spesso si rileva un'associazione con disturbi in questa area. Vari studi sembrerebbero indicare che nella prurigo nodulare vi sia una neuropatia a carico delle piccole fibre nervose cutanee.
La
terapia prevede la
fototerapia e gli
steroidi, sia per via topica che sistemica, che riducono sensibilmente il prurito, che però si ripresenta alla cessazione dell'assunzione del cortisonico.
Altre possibili terapie prevedono l'impiego della
Talidomide o la
crioterapia, con discreti risultati. Incoraggianti risultati si sono avuti anche con l'impiego del
Gabapentin, degli analoghi della
vitamina D e dei
cannabinoidi.
Saluti