Salve,
comprendo la forte suggestione che può aver esercitato la notizia drammatica trasmessa dalla tv, ma devo subito chiarire che in realtà il fatto, per determinate circostanze particolari, si verifica raramente, almeno statisticamente.
Invece, quello che emerge in molte dinamiche familiari e particolarmente nei rapporti tra genitori e figli, è la forte conflittualità quotidiana alimentata da risentimenti e aggressività di vario genere. Quindi, è abbastanza normale che nelle interazioni familiari esistano tensioni che sfociano in sentimenti distruttivi, tra questi la rabbia che scava sempre profondi divari nelle relazioni affettive. Non penso che potresti arrivare a gesti così violenti, perchè l'affetto profondo verso la figura materna, anche istintivamente, rimane e ti impedisce di provocarne la sofferenza e il dolore; anche solo il pensiero di poter fare del male, poi, produce un senso di colpa che ti porta a ristabilire il legame e riguadagnarne l'affetto.
L'ambivalenza, tra amore e odio, si produce continuamente perchè fa parte della natura umana, ma tutto può rielaborarsi ed essere superato riconoscendo che il rancore è un sentimento che si produce per determinate ragioni che possono essere razionalizzate e ridimensionate. Rassicurandoti, vorrei indicarti di affrontare, prima dentro te stessa e poi parlandone con tua madre, il rancore e le ragioni più profonde che ti portano a nutrire a volte un sentimento così aggressivo. Questa del chiarimento e del dialogo, è la strada da percorrere per non avere più tensioni cariche emotivamente, che può condurti ad una liberazione dallo stress, alimentato dal doverti tenere tutto dentro, che rappresenta comunque un carico troppo pesante, fatto di paura e dolore.