È possibile sviluppare una doppia personalità con il morbo di Parkinson?
Salve,
dopo la diagnosi di Parkinson, può venire fuori una forma di doppia personalità? Se sì, la famiglia come deve convincere il paziente a consultare uno specialista?
Grazie
dopo la diagnosi di Parkinson, può venire fuori una forma di doppia personalità? Se sì, la famiglia come deve convincere il paziente a consultare uno specialista?
Grazie
Risposta
Salve,
ho una certa difficoltà a rispondere alla tua domanda.
Cosa intendi per doppia personalità? So cosa vuol dire per me, ma non so cosa intendi tu.
Dovresti essere più concreta e dettagliata nella tua domanda.
So che, in seguito ad aver contratto la malattia di Parkinson, possono esserci delle alterazioni della personalità, ma dopo una diagnosi?
Il paziente potrebbe essersi impressionato dalla diagnosi ed aver sviluppato, per esempio, uno stato di ansia o di panico.
Questo paziente, manifestando la sua ansia, avrebbe potuto rivelare degli aspetti del suo carattere non evidenti prima di questo shock, cosa che potrebbe dare l'impressione di sviluppare una seconda personalità.
Sto formulando delle ipotesi basate solo su delle mie supposizioni.
Dovresti parlarne con uno specialista, magari uno psicologo o il neurologo stesso che ha in cura il paziente, per poter chiarire i tuoi dubbi in maniera più precisa e concreta.
Saluti
ho una certa difficoltà a rispondere alla tua domanda.
Cosa intendi per doppia personalità? So cosa vuol dire per me, ma non so cosa intendi tu.
Dovresti essere più concreta e dettagliata nella tua domanda.
So che, in seguito ad aver contratto la malattia di Parkinson, possono esserci delle alterazioni della personalità, ma dopo una diagnosi?
Il paziente potrebbe essersi impressionato dalla diagnosi ed aver sviluppato, per esempio, uno stato di ansia o di panico.
Questo paziente, manifestando la sua ansia, avrebbe potuto rivelare degli aspetti del suo carattere non evidenti prima di questo shock, cosa che potrebbe dare l'impressione di sviluppare una seconda personalità.
Sto formulando delle ipotesi basate solo su delle mie supposizioni.
Dovresti parlarne con uno specialista, magari uno psicologo o il neurologo stesso che ha in cura il paziente, per poter chiarire i tuoi dubbi in maniera più precisa e concreta.
Saluti
Dr. Marco Baggio
psichiatrapsicoterapeuta
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