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Cosa fare per la paralisi di Bell?

La paralisi di Bell può essere causata dal frequentare ambienti con sbalzi di temperatura, come una cucina e può ripresentarsi di nuovo? Da 3 giorni, ho questo problema all'encefalo. Stamattina si è verificata un'insorgenza della sintomatologia caratterizzata da parestesie all'emivolto destro associate a deviazione della rima buccale. La TAC encefalo di controllo ha evidenziato: "areola ipodensa di possibile significato ischemico recente"; non chiudo completamente la palpebra. La terapia che mi è stata consigliata prevede l'assunzione di Aspirina, Deltacortene, Benexol, Simvastatina, Tachipirina e Codamol. Cos'altro posso fare?

Risposta

Buonasera,
nella descrizione della sintomatologia, diagnosi e cause del problema segnalerei delle incongruità. Anzitutto, quando ci si riferisce a paralisi di Bell, si fa riferimento ad un problema periferico che interessa il VII paio dei nervi cranici (nervo facciale) non dovuto ad ictus cerebrale (lesione ischemica), quindi ad un problema del sistema nervoso centrale, ma ad una problematica di danno temporaneo del nervo (sistema periferico); in questi casi, sono indicate terapie ricostituenti il nervo, corticosteroidi, antivirali.

Dal punto di vista clinico, la paralisi di Bell o paralisi periferica del nervo facciale, è caratterizzata da interessamento del distretto motorio superiore ed inferiore: si dice infatti che vi è un interessamento del VII nervo cranico superiore ed inferiore (mancata/deficit di chiusura della palpebra e bocca deviata).

Nel caso in cui la paralisi (bocca deviata) interessi, acutamente, esclusivamente la parte inferiore del nervo, siamo di fronte generalmente ad un disturbo di tipo ischemico (ictus).

In questa descrizione, non è chiara la diagnosi: ischemia centrale o paralisi periferica? Sembrerebbe dal risultato delle neuroimmagini che si tratti del primo caso, poichè nella paralisi periferica la Tac cranio è negativa per lesioni acute vascolari. Con i limiti suddetti, potrei intanto suggerire di programmare una risonanza magnetica all'encefalo con studio dell'angolo pontocerebellare.
Risposta a cura di
Dr.ssa Giovanna Bellini Medico Chirurgo
Dr.ssa Giovanna Bellini
Neurologo
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