Ci sono due aspetti da considerare in un disturbo come l’
odontofobia che spesso diviene ostativo delle necessarie cure odontoiatriche.
Un primo aspetto riguarda la relazione profonda che ciascuno di noi ha con i propri
denti, la bocca, il mangiare, il mordere, l’aggredire, il sorridere. Una complicazione emotiva in questi ambiti è trattabile solo in
psicoterapia o in analisi e potrebbe causare un'
ipersensibilità focale, quando poi la parte va trattata ed esposta all’intervento dell’odontoiatra.
Il secondo aspetto, più pratico, riguarda le
cure odontoiatriche. Consiglio di scegliere odontoiatri consapevoli del problema e che adottino tecniche di comunicazioni efficaci, mettendo a parte il paziente passo dopo passo di ciò che accade e che sta per accadere. Una relazione fiduciaria col proprio dentista è fondamentale per potersi affidare e contenere l’
ansia.
In casi estremi, si può richiedere ad un medico psichiatra la prescrizione di un leggero
ansiolitico, avendo cura poi di informarne il dentista.