Come mai dal seno di una donna che è guarita da tumore al seno esce del liquido sieroso?
Buongiorno, nel 2012 sono stata operata al seno sinistro per un carcinoma intraduttale, di tipo papillare, di cm. 1,1; successivamente, ho fatto un ciclo di 25 radioterapie, ma ho rifiutato di prendere il Tamoxifene. Da circa 10 giorni, nel capezzolo del seno operato si è formata un sorta di pallina bianca, sembrava un ristagno di latte, di conseguenza ho premuto l'areola e il capezzolo, leggermente e, in diverse occasioni è fuori uscito del liquido sieroso giallo limone, da un poro vicino a quello in cui è presente il ristagno bianco, ma non dallo stesso e la quantità di liquido non era molta, una goccia. Successivamente alla fuoriuscita del liquido, provo un senso di bruciore al seno e in diversi momenti della giornata sento come se il seno fosse bagnato, guardo, ma non c'è una secrezione che fuoriesce, forse è minima e non bagna gli indumenti. Ho appena fatto, la settimana scorsa, mammografia ed ecografia che sono risultate negative; avevo dosato i markers ca 15.3 e cea, entrambi nei limiti (mentre, in altre occasioni, erano fuori norma). L'oncologo mi ha consigliato di rivolgermi al senologo, dicendomi che non sa da cosa sia provocata la secrezione e che sarebbe pericolosa se fosse di sangue; non può nemmeno essere causata dalle variazioni ormonali (si è verificata la prima volta una settimana prima del ciclo), visto che il seno è stato irradiato. Sono molto preoccupata e temo una recidiva; ma potrebbe esserci comunque con gli esami strumentali e del sangue entrambi negativi?
Risposta
Gentilissima,
confermo quello che ti ha detto il senologo: se gli esami sono tutti negativi, una
secrezione chiara o giallastra o anche verde-blu non è normalmente segno di recidiva ed è un fenomeno molto comune.
Se il sintomo persistesse fino a diventare fastidioso, consiglio rivalutazione senologica.
Accertati di essere seguita in una senologia sul modello
breast unit, con specialisti dedicati.
Ovviamente, in assenza di esame clinico, non posso aggiungere altro.
Cordialmente
Risposta a cura di
Dr.ssa Alberta Ferrari
chirurgo senologicosenologo
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