Il Superala 800 è indicato in caso di lichen sclerosus?
Buongiorno,
la mia è una domanda di scrupolo, perché vorrei capire se si tratta solo di una coincidenza o se c'è una base scientifica e una motivazione reale. È da tanti anni che soffro di lichen sclerosus al prepuzio, diagnosticatomi dal dermatologo 5 anni fa. Tre anni fa, ho fatto una frenulectomia e la situazione era rimasta più o meno invariata (anche se leggermente migliorata), tanto che il dermatologo l'anno scorso mi consigliò una circoncisione. Io ho continuato per diverso tempo a mettere creme cortisoniche al bisogno e ogni tanto spariva per poi ritornare con prurito e dolore durante le erezioni, tanto da riportarmi dal dermatologo, appunto, un anno fa. Negli ultimi 3 mesi, ho dovuto fare una "cura" con Superala 800 (acido alfa lipoico) consigliatomi dall'ortopedico per dei problemi di sofferenza al nervo ulnare. Da quando ho preso queste pastiglie, mi è migliorata molto anche la situazione del lichen sclerosus, metto raramente la crema cortisonica e anche l'urologa che stamattina mi ha visitato ha detto che c'è solo una piccola fimosi e che non è nemmeno il caso di pensare alla circoncisione, ma di provare con un po' di Vea spray e della crema cortisonica all'occorrenza. L'acido alfa lipoico può davvero avere avuto effetti positivi sulla cura e sulla regressione del lichen sclerosus? Se sì, è il caso di fare una cura simile una o 2 volte l'anno?
Grazie
la mia è una domanda di scrupolo, perché vorrei capire se si tratta solo di una coincidenza o se c'è una base scientifica e una motivazione reale. È da tanti anni che soffro di lichen sclerosus al prepuzio, diagnosticatomi dal dermatologo 5 anni fa. Tre anni fa, ho fatto una frenulectomia e la situazione era rimasta più o meno invariata (anche se leggermente migliorata), tanto che il dermatologo l'anno scorso mi consigliò una circoncisione. Io ho continuato per diverso tempo a mettere creme cortisoniche al bisogno e ogni tanto spariva per poi ritornare con prurito e dolore durante le erezioni, tanto da riportarmi dal dermatologo, appunto, un anno fa. Negli ultimi 3 mesi, ho dovuto fare una "cura" con Superala 800 (acido alfa lipoico) consigliatomi dall'ortopedico per dei problemi di sofferenza al nervo ulnare. Da quando ho preso queste pastiglie, mi è migliorata molto anche la situazione del lichen sclerosus, metto raramente la crema cortisonica e anche l'urologa che stamattina mi ha visitato ha detto che c'è solo una piccola fimosi e che non è nemmeno il caso di pensare alla circoncisione, ma di provare con un po' di Vea spray e della crema cortisonica all'occorrenza. L'acido alfa lipoico può davvero avere avuto effetti positivi sulla cura e sulla regressione del lichen sclerosus? Se sì, è il caso di fare una cura simile una o 2 volte l'anno?
Grazie
Risposta
Caro lettore,
l'uso di tale farmaco per la terapia del lichen sclerosus mi sembra abbastanza discutibile e non provata in maniera "evidente".
Questo non esclude che ci possano essere miglioramenti percepiti dal paziente.
Credo che la circoncisione possa rappresentare il modo più corretto per evitare che tale patologia (da dimostrare anche istologicamente) possa creare problemi al pene.
l'uso di tale farmaco per la terapia del lichen sclerosus mi sembra abbastanza discutibile e non provata in maniera "evidente".
Questo non esclude che ci possano essere miglioramenti percepiti dal paziente.
Credo che la circoncisione possa rappresentare il modo più corretto per evitare che tale patologia (da dimostrare anche istologicamente) possa creare problemi al pene.
Se esiste già un restringimento fimotico, è inutile pensare o sperare che possa modificarsi con creme o pomate locali.
Cerca di affidarti ad uno specialista, dermatologo o andrologo e lascia a lui le decisioni terapeutiche senza verificarle sul web per vedere se sono corrette o meno.
Cerca di affidarti ad uno specialista, dermatologo o andrologo e lascia a lui le decisioni terapeutiche senza verificarle sul web per vedere se sono corrette o meno.
I dati del web possono creare grosse "confusioni".
Un saluto
Dr. Diego Pozza
andrologourologo
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