Buongiorno,
non sempre, soprattutto al giorno d’oggi, coi ritmi di vita frenetici, l’apporto di sostanze nutritive è adeguato, sia per quantità sia per qualità.
Ciò ha portato a pensare e produrre sostanze che, anche se assunte in momenti diversi della giornata e sotto forma diversa da come intendiamo comunemente
il cibo, possono aiutare chi fa vita intensa ma, soprattutto, chi fa
sport: parliamo di
integratori. È nata così una nuova disciplina scientifica: la
Nutraceutica. Il termine deriva da
nutrizione e farmaceutica intendendo prendere in considerazione sostanze che, supportate da dati scientifici, possono essere usate come alimenti che possiedono benefici per la salute.
Gli
integratori alimentari, come fonte concentrata di nutrienti o di altre sostanze a effetto nutritivo o fisiologico, rappresentano il
prototipo del nutraceutico che può essere presentato sotto forma di compresse, capsule, fialoidi.
Posto di evidenza spetta, in qualità di integratori alimentari, ad
antiossidanti, come vitamine, acido alfa-lipoico, coenzima CoQ-10, resveratrolo. La
vitamina C è tra gli antiossidanti più validi, assieme alla
Vitamina E (tocoferolo) che, essendo liposolubile, riesce a eliminare i
radicali liberi derivanti dal metabolismo dei grassi (che, ricordiamo, sono una delle due fonti principali di energia).
La
vitamina E ossidata, per azione della vitamina C, può essere nuovamente trasformata in forma non ossidata. La combinazione di vitamina C ed E negli integratori è spesso usata (aggiungendo anche
vitamina A in piccole dosi) per
prevenire uno stress ossidativo ed è stata proposta per
prevenire processi di invecchiamento.
Altri antiossidanti meno utilizzati sono il Coenzima Q10 e la N-Acetil cisteina. Un esempio antichissimo di sostanza naturalmente antiossidante è il
miele, supportato da recenti studi di confronto tra diversi sportivi e notando a livello laboratoristico una diminuzione di ROS (Radicali Liberi centrati sull’Ossigeno) in sportivi che praticavano esercizi intensi, utilizzando un meccanismo aerobico (per il consumo di ossigeno).
La
Yerba Mate (YM) è una pianta sudamericana, ricca di
polifenoli, dalle cui foglie, per infusione, si ricava il
Tè Mate, che aumenta l’utilizzo dei grassi, sia in atleti poco che in quelli ben allenati. Recentemente, si è guardato molto all’uso di
Omega-3 nel facilitare il rimodellamento delle proteine muscolari scheletriche, durante il recupero.
Ciò che è richiesto per prestazioni ad alto livello è quel qualcosa in più per migliorare le
performance in maniera assoluta: si ricerca un effetto nutrizionale ergogenico (produttore di energia supplettiva).
Gli
integratori ergogenici sono quelle sostanze che aiutano ad ottimizzare i risultati già ottenuti usando, come facciamo abitualmente, zuccheri, grassi e proteine.
Nuovi composti, sono:
- le epicatechine (tipiche quelle contenute nella cioccolata);
- la nicotinamideriboside (NR - derivata dalla vitamina B3), che imita i benefici effetti della restrizione calorica;
- il Resveratrolo (contenuto nella buccia di uva rossa, vino e arachidi);
- il composto polifenolico, che stimola le capacità antiossidanti della cellula stessa;
- l’acido fosfatidico, che sembra avere funzione specifica nell’incremento di massa muscolare;
- la curcuma (o zafferano delle Indie), usata nei paesi orientali da migliaia di anni per le sue proprietà, antiossidanti, cicatrizzanti, legati alla presenza della curcumina nelle radici della pianta. Il suo assorbimento risulta maggiore se associato al pepe nero.
Tra i supplementi nutrizionali cercati dagli atleti vi sono i
carboidrati semplici (CHO: maltodestrine) e la
caffeina. Il loro effetto più che sul processo metabolico sembra agire a livello nervoso centrale, soprattutto per la caffeina. Assimilato per effetti simili alla caffeina è il
Guaranà, che contiene anche
bioflavonoidi importanti come co-fattori della vitamina C nella sua azione antiossidante e sostanze psicoattive, come i
tannini e la
teofillina.
Poi c'è il
ginseng: agisce stimolando gli ormoni surrenalici che concorrono ad aumentare la resistenza allo stress e a dominare l’ansia. La
taurina: aminoacido abbondante nei muscoli scheletrici, funge da neurotrasmettitore, aumentando contrattilità muscolare e ritmo cardiaco. Deve essere chiaro che ogni integratore, in qualsiasi forma sia assunto (pillole, fialoidi, componente di un drink), ha sue caratteristiche e un suo specifico bersaglio di azione e, come in ogni aspetto del metabolismo umano, vanno presi in considerazione, oltre che i risultati ottenuti, anche i pericoli possibilmente derivanti da un potenziamento degli effetti dei singoli, qualora associati ad altre sostanze.
Le
bevande sportive ricche di sali minerali, ma prive di caffeina, sono usate dagli atleti soprattutto per
reintegrare le perdite idrosaline. Le
bevande energizzanti utilizzate per migliorare le prestazioni sportive contengono anche
maltodestrine, ma anche caffeina, taurina, glucoronolattone ed altri stimolanti, come il guaranà, ginseng. Gli effetti degli energy drinks non sono limitati a una reintegrazione, ma agiscono anche sulla temperatura corporea, aumentandola; a volte, hanno effetto diuretico (con perdita di sodio), oltre che produrre una somma degli effetti descritti, dovuti ai semplici componenti.
La nostra attenzione deve quindi essere rivolta ad una conoscenza dei prodotti che assumiamo, alla loro origine (sono stati descritti casi di
epatite da curcuma), alla serietà delle ditte che ce li propongono.