Salve,
certo che esistono.
Le
iniezioni sclerosanti esistono fino dalla metà del 1800 e consistono nell'iniezione all'interno della vena di una sostanza che provoca un'infiammazione della vena ed una conseguente
trombosi.
Il processo porta a chiusura della vena ed a conseguente scomparsa della vena varicosa.
La trombosi che segue ad un'iniezione sclerosante non è pericolosa per le
embolie polmonari; con il tempo, la vena sclerosata però si riapre ed il problema si ripresenta.
La
scleroterapia è stata negli ultimi 20 anni migliorata dalle possibilità di iniettare la vena sotto controllo diretto dell'ecografia e dall'uso del liquido sclerosante sotto forma di schiuma.
Queste due innovazioni hanno migliorato la scleroterapia, che rimane lo stesso una terapia demolitiva e non definitiva, amata dai pazienti perché non chirurgica.
Oggi però la chirurgia delle vene non è più soltanto quella di togliere la
safena, ma si può fare ben altro, conservando la safena e la sua funzione di drenaggio dei tessuti con un intervento semplicissimo in
anestesia locale che non richiede ospedalizzazione e che ha risultati a distanza superiori alle altre metodiche, laser incluso, come stabilito da studi statistici.
Spero di essere stato comprensibile.
Saluti