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Che cosa fare in caso di complicazioni dopo un intervento di ernia ombelicale?

Salve,
nel 2013, mi è uscita una piccolissima ernia ombelicale. Dopo un anno di attesa, sono riuscito a farmi operare, anche se combattendo con il chirurgo perché diceva che non c’era bisogno di mettere la protesi (gli avevo ripetuto tante volte che faccio un lavoro molto pesante). Dopo l’intervento, sono rimasto 40 giorni a riposo come lui mi aveva detto, al secondo giorno di lavoro, ho sentito un dolore bestiale all’ombelico. Ora mi ritrovo un foro nella parete che è 4 volte più grande. Se mi dovessi fare coraggio ed operarmi di nuovo, con la protesi rischio che si strappi di nuovo? Ci sono diversi tipi di protesi? Se sì, quale mi consiglia?

Grazie

Risposta

Buonasera,
l'intervento per una recidiva erniaria è sempre un fatto complicato, perché, se eseguito con una tecnica non corretta, rischia di condannare il paziente ad una serie di nuove recidive.

Nel tuo caso, è indicata una nuova riparazione con protesi eseguita per via laparoscopica.

Non tutti i chirurghi maneggiano sufficientemente bene questa tecnica, lo dico per esperienza diretta, essendo istruttore internazionale di questo tipo di interventi.

La scelta della protesi è fondamentale, visto il lavoro che fai.

Bisogna scegliere una protesi sufficientemente leggera, in maniera che non ti dia fastidio quando lavori, sufficientemente resistente da sopportare i carichi a cui ti sottoponi quando lavori, e con adeguate proprietà antiadesiogene, perché in futuro non ti provochi problemi a livello intestinale.

Come ho detto, non è semplice, e la scelta del chirurgo è fondamentale. 

Ti consiglio, se non sei sicuro di trovarne dove vivi, di spostarti ed andare da qualcuno che sia sicuro di quello che fa.

Anche perché le complicanze di una plastica protesica mal realizzata possono essere molto peggiori della stessa ernia.

In bocca al lupo

Risposta a cura di
Dr. Salvatore Cuccomarino Medico Chirurgo
Dr. Salvatore Cuccomarino
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