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Cosa porta un uomo ad eccitarsi con fantasie in cui provoca violenza sulle donne?

Buongiorno, sono fidanzata da più di 2 anni ed io e il mio compagno conviviamo da un anno e mezzo. Abbiamo avuto sempre un'ottima intesa sessuale, ma in passato problemi in un periodo durante cui a lui interessava solo il raggiungimento del suo piacere, sentendosi infastidito ed obbligato a farlo raggiungere anche a me. Prima di me, so che ha sempre considerato la donna in genere e le sue partner precedenti meri oggetti di piacere, su cui immagino abbia sfogato il suo egoismo. Con me è invece sempre stato rispettoso, tranne in quei mesi. Solo ora, per via di suoi sensi di colpa nei miei confronti, dice, scopro che, oltre alla normale masturbazione, lui, in passato, dalla prima adolescenza ai mesi scorsi, si è masturbato immaginando le proprie zie, donne mature tra cui una sua supplente di scuola, diverse donne mature conosciute sul lavoro. Donne per cui provava nella vita reale disprezzo o indifferenza, dalle quali nemmeno è attratto fisicamente. Provava, dice, piacere per il fatto che le stesse "dominando", praticando nella sua mente violenza e atti perversi poco comuni. Lo ha fatto anche nel periodo in cui discuteva con me. So che ha provato piacere con dei video di violenza sessuale. Lui con me è impulsivo durante una discussione, ma non è un uomo violento. A cosa sono dovute queste perversioni? La nostra intesa è tornata più che buona e tra noi due problemi non ce ne sono. Non prova ora fastidio a fare raggiungere anche a me l'orgasmo. Perché allora si è rifugiato, nella adolescenza e mesi fa, in queste perversioni? È una persona molto insicura e incompresa dalla famiglia, non so se e quali traumi possa aver subito e se questi giustifichino un suo piacere verso la violenza su donne 'sprezzanti'. Grazie.

Risposta

Buongiorno,
la prima domanda che mi sorge riguarda le ragioni per le quali vorresti indagare le fantasie del tuo partner. Temi che possa diventare violento nei tuoi confronti o che torni a concentrarsi sul proprio piacere, infastidendosi per il tuo?

Laddove si confermasse una paura in questo senso, mi concentrerei sulle modalità con le quali riesce a gestirla nel quotidiano. Il vostro equilibrio di coppia ha a che fare con la gestione di un latente senso di pericolo in sottofondo? Inoltre, quella sintonia sessuale che avete sempre avuto ha attraversato una fase problematica: quali fattori secondo te l'hanno alimentata? E come l'avete superata?

Dal tuo racconto, mi sembra che il tuo compagno abbia condiviso e condivida con te vissuti e fantasie molto intimi, sia a livello di esperienza familiare che di comportamenti perversi, come tu li definisci. Superando forse la vergogna, che solitamente impedisce una condivisione e alimenta il ripetersi stesso di ciò che non si può dire.

Quali emozioni secondo te prova ed ha provato il tuo partner nell'aprirsi nei tuoi confronti? E tu, come hai vissuto queste confessioni?

Potremmo ipotizzare che proprio il rapporto con donne sprezzanti nella famiglia l'abbia portato a investire la propria rabbia repressa a livello libidico, riscattando una percezione di vittima inerme con fantasie sadiche o quantomeno autocentrate. E che con te abbia finalmente potuto sperimentare un rapporto nel quale potersi sentire alla pari, nè vittima nè carnefice, bensì compreso appunto, a differenza della famiglia di origine, secondo un percorso che in terapia possiamo chiamare esperienza emozionale correttiva.

In sintesi, mi focalizzerei sul suo vissuto rispetto agli atteggiamenti e comportamenti del partner e sul peso specifico che quei possibili traumi del passato possono avere nell'oggi. 

Grazie a te per la condivisione.
Risposta a cura di
Dr. Vincenzo Battaglino Psicoterapeuta
Dr. Vincenzo Battaglino
psicologopsicoterapeuta
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