Buongiorno,
la prima domanda che mi sorge riguarda le ragioni per le quali vorresti indagare le fantasie del tuo partner. Temi che possa diventare violento nei tuoi confronti o che torni a concentrarsi sul proprio piacere, infastidendosi per il tuo?
Laddove si confermasse una paura in questo senso, mi concentrerei sulle modalità con le quali riesce a gestirla nel quotidiano. Il vostro equilibrio di coppia ha a che fare con la gestione di un latente senso di pericolo in sottofondo? Inoltre, quella sintonia sessuale che avete sempre avuto ha attraversato una fase problematica: quali fattori secondo te l'hanno alimentata? E come l'avete superata?
Dal tuo racconto, mi sembra che il tuo compagno abbia condiviso e condivida con te vissuti e fantasie molto intimi, sia a livello di esperienza familiare che di comportamenti perversi, come tu li definisci. Superando forse la vergogna, che solitamente impedisce una condivisione e alimenta il ripetersi stesso di ciò che non si può dire.
Quali emozioni secondo te prova ed ha provato il tuo partner nell'aprirsi nei tuoi confronti? E tu, come hai vissuto queste confessioni?
Potremmo ipotizzare che proprio il rapporto con donne sprezzanti nella famiglia l'abbia portato a investire la propria rabbia repressa a livello libidico, riscattando una percezione di vittima inerme con fantasie sadiche o quantomeno autocentrate. E che con te abbia finalmente potuto sperimentare un rapporto nel quale potersi sentire alla pari, nè vittima nè carnefice, bensì compreso appunto, a differenza della famiglia di origine, secondo un percorso che in terapia possiamo chiamare esperienza emozionale correttiva.
In sintesi, mi focalizzerei sul suo vissuto rispetto agli atteggiamenti e comportamenti del partner e sul peso specifico che quei possibili traumi del passato possono avere nell'oggi.
Grazie a te per la condivisione.