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Cosa può fare un ragazzo di 29 anni che ha dei dolori acuti al testicolo destro?

Buonasera, 
sono un ragazzo di 29 anni. Una mattina mi sveglio con dei dolori acuti al testicolo destro. Dolori che andavano e venivano più volte al giorno. Dopo una settimana che il problema persiste, il mio medico, dopo una visita, intuisce la presenza di una piccola ernia nell'asse destro dell'inguine e mi prescrive un'ecografia inguinale, la diagnosi è la seguente: "lo studio del canale inguinale non mostra alterazioni ecograficamente significative: in particolare si apprezza qualche piccola nodularità da riferire a linfonodi, di diametro comunque inferiore al 1-2 cm. Apprezzabili alcuni linfonodi maggiori, i 3 più significativi di 11 mm, 12 mm e 15 mm. Lo studio sotto torchio addominale, in valsalva, mostra la presenza di 'porta' erniaria. Controlli seriati nel tempo". Il mio medico mi dice che probabilmente è quella 'porta' erniaria che mi da problemi e mi prescrive antinfiammatori per via orale (Oki). Nel frattempo, mi sottopongo anche ad una visita urologica, il cui esito riporta "didimi nella norma per dimensioni. Nella norma gli epididimi. Si riscontra punta d'ernia inguinale destra. Si consiglia valutazione chirurgica". I dolori, che dopo rapporti sessuali sembrano affievolirsi, continuano. Così inizio a prendere Synflex che sembra migliorare la situazione ma che, sotto consiglio del medico, non prendo per più di 2 settimane. Qualche giorno dopo aver smesso di prendere questo farmaco, i dolori si ripresentano, anche se forse meno forti di prima. Optiamo per un'ulteriore ecografia, questa volta scrotale e bilaterale, ecco il referto: "didimi in sede di normale morfovolumetria ed ecostruttura. Qualche fine disomogeneità sulla testa dell'epididimo destro priva effetti patologici. Minimo aumento della quota fluida intrascrotale con qualche debole ispessimento e microsettatura delle tonache. Non ectasie dei plessi pampiniformi. Lo studio dei canali inguinali esclude formazioni o porte erniarie, con particolare riferimento all'asse destro". Il dottore mi congeda dicendomi che se facendo sesso il dolore si affievolisce, devo fare più sesso. A questo punto torno dal mio medico che non si spiega come mai 2 specialisti abbiano riferito la presenza di una punta d'ernia, mentre il terzo la esclude categoricamente. Non riesce a spiegarsi come una piccola porta erniaria possa provocarmi dolore acuto dall'inizio dell'inguine destro fino al testicolo. A questo punto, quest'ultimo mi dice di non fare altro e cercare di resistere al dolore, forse non capendo che questo problema mi crea problemi nella vita di tutti i giorni anche semplicemente per correre e giocare fra amici, e nella mia vita sessuale. Ora mi rivolgo a voi, speranzoso che possiate consigliarmi una via da perseguire giunti a questo punto.

Grazie

Risposta

Caro Utente,
aldilà della presenza o meno di un risentimento erniario che si irradia dalla pelvi allo scroto e, magari, anche alla faccia interna della coscia e, comunque, di scarso rilievo clinico, ipotizzerei un retrattilismo testicolare legato al riflesso cremasterico, muscolare, più frequente in corso di eccitazione sessuale, stress, sforzo muscolare e sovrappeso.

La negatività dell'ecocolordoppler allontana "cattivi pensieri". Mi chiedo, però, come mai non hai eseguito uno spermiogramma con coltura. 

Cordialità
Risposta a cura di
Dr. Pierluigi Izzo Medico Chirurgo
Dr. Pierluigi Izzo
andrologo
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