Cosa fare se un dito rotto si è saldato male dopo la steccatura?
Gentilissimi,
mio figlio ha riportato la frattura della falange distale al dito pollice. Dopo inserimento fili di k e stecca di Zimmer, a distanza di 2 mesi la frattura non si è saldata. Il dottore che l'ha operato ha consigliato fisioterapia, ma il fisioterapista ha trovato che l'osso era instabile ed ha consigliato un ulteriore consulto ortopedico che ha consigliato un nuovo intervento con placca in titanio e innesto osseo, ma la garanzia che l'osso possa guarire è del 50%. Chi ha ragione? Conviene tentare un intervento ulteriore o fare fisioterapia su una frattura non saldata che ha lasciato un dito visibilmente storto verso sinistra? Qual è la strada migliore da percorrere per poter muovere in qualche modo il dito (mio figlio ha 30 anni).
Grazie in anticipo per la risposta
mio figlio ha riportato la frattura della falange distale al dito pollice. Dopo inserimento fili di k e stecca di Zimmer, a distanza di 2 mesi la frattura non si è saldata. Il dottore che l'ha operato ha consigliato fisioterapia, ma il fisioterapista ha trovato che l'osso era instabile ed ha consigliato un ulteriore consulto ortopedico che ha consigliato un nuovo intervento con placca in titanio e innesto osseo, ma la garanzia che l'osso possa guarire è del 50%. Chi ha ragione? Conviene tentare un intervento ulteriore o fare fisioterapia su una frattura non saldata che ha lasciato un dito visibilmente storto verso sinistra? Qual è la strada migliore da percorrere per poter muovere in qualche modo il dito (mio figlio ha 30 anni).
Grazie in anticipo per la risposta
Risposta
Salve,
sfortunatamente, le informazioni qui riportate sono insufficienti per poter dare un utile parere.
Troppe sono le varianti che possono portare ad un iter terapeutico rispetto ad un altro.
Sicuramente, quello che posso dire è che la "dead line" perchè sia sicuramente necessario un intervento sono 6 mesi dalla frattura, cioè quando un "ritardo di consolidazione" diventerà "pseudoartrosi".
Sino ad allora, è un percorso che bisogna fare insieme al proprio specialista di fiducia, decidere insieme la strada da percorrere e valutarla volta per volta (e queste alternative sono davvero tante).
Buona fortuna
sfortunatamente, le informazioni qui riportate sono insufficienti per poter dare un utile parere.
Troppe sono le varianti che possono portare ad un iter terapeutico rispetto ad un altro.
Sicuramente, quello che posso dire è che la "dead line" perchè sia sicuramente necessario un intervento sono 6 mesi dalla frattura, cioè quando un "ritardo di consolidazione" diventerà "pseudoartrosi".
Sino ad allora, è un percorso che bisogna fare insieme al proprio specialista di fiducia, decidere insieme la strada da percorrere e valutarla volta per volta (e queste alternative sono davvero tante).
Buona fortuna
Dr. Giorgio Rotundo
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