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Cos'è il dismorfismo del profilo corticale esterno?

Soffro di dismorfismo del profilo corticale esterno della diafisi prossimale della tibia dove si apprezza la formazione ossea di aspetto peduncolato da riferire verosimilmente a esostosi: cos'è?

Risposta

L’esostosi o osteocondroma è il più frequente dei tumori benigni dello scheletro o meglio, è un amartoma che ha origine da una porzione fertile di cartilagine sottoperiostea, che cresce producendo osso con caratteristiche analoghe all'accrescimento scheletrico e arresta la sua crescita al termine del normale accrescimento osseo.

Si localizza in corrispondenza delle cartilagini di accrescimento, delle ossa lunghe, tra diafisi ed epifisi, prediligendo soprattutto la metafisi distale del femore, prossimale e distale della tibia e l'omero, ma si può localizzare anche in alcune ossa piatte.

L'età di comparsa è attorno ai 6-10 anni sebbene possa aumentare di volume per tutto il periodo dell'accrescimento scheletrico senza dar segno di sé.

Può provocare:

  • compromissione della mobilità articolare,
  • disturbi della crescita,
  • problemi di tipo estetico
  • coinvolgimento secondario per compressione di tendini, nervi o di vasi sanguigni.
Il dolore compare o per compressione di un nervo o per lo sfregamento delle strutture molli vicinorie o per infiammazione della borsa mucosa che si forma sull’estremità dell'esostosi. Il dolore può assumere significato diverso se compare in età adulta: in questo caso, è opportuno sospettare una possibile degenerazione maligna. La trasformazione maligna è estremamente rara e accade solo in età adulta.

Quando l'esostosi degenera diventa sintomatica con dolore ed aumento progressivo del volume. L'esostosi va tenuta periodicamente controllata ed è importante estendere l’esame anche ad altri distretti in quanto esistono forme a localizzazione multipla.

In assenza di problemi clinici particolari, l'esostosi non richiede alcuna terapia. L'indicazione per la rimozione chirurgica dell'esostosi è solamente per motivi funzionali, estetici o per correggere eventuali deformità o se dolorosa.

Di solito, si consiglia di non asportare l'esostosi se non a fine sviluppo scheletrico. La rimozione dell'esostosi al solo scopo di prevenire un'eventuale e rara possibilità di degenerazione maligna non è indicata.

Risposta a cura di
Dr. Fabrizio Sergio Medico Chirurgo
Dr. Fabrizio Sergio
ortopedico
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