Buonasera,
innanzitutto, occorre comprendere se si tratta di veri e propri attacchi di panico: per definizione, l'attacco di panico (AP) si verifica improvvisamente con la comparsa di sintomi quali:
Inoltre, tipicamente l'AP si accompagna ad una fortissima paura legata ai sintomi sopra descritti, che può riguardare il timore di stare per perdere il controllo ed impazzire o il timore di stare per morire o di restare ciechi o disabili (dipende dai sintomi sperimentati).
Un AP può durare dai 2 ai circa 8-10 minuti; tuttavia, possono anche verificarsi attacchi ripetuti in un arco di tempo più ampio.
Non si conoscono le cause specifiche né l'esatta eziologia dell'AP, tuttavia, solitamente, il primo attacco si verifica in concomitanza di un malessere fisico di una condizione di stress psicofisico o in seguito all'uso di farmaci o altre sostanze.
Soffrire di AP può indurre, nelle persone affette, lo sviluppo di un disturbo psicologico definito disturbo da attacchi di panico (DAP): si tratta di una condizione legata al timore del ripetersi degli AP in circostanze in cui non si è da soli o non può controllarne gli esiti né ricorrere all'aiuto di persone fidate (in pubblico, in mezzo alla strada, quando si è da soli sui mezzi pubblici, quando si guida, si fa la spesa). Nel DAP, la persona affetta tende a restringere gradualmente il campo delle proprie attività per paura che si verifichino gli AP che ha sperimentato, riducendo quindi la propria vita a poche attività ristrette e soffrendo ulteriormente per queste limitazioni.
In alcuni casi, può comparire depressione dell'umore, a causa delle problematiche di vita quotidiana e socio-relazionali che il DAP porta. La buona notizia è che, ricorrendo all'aiuto di un professionista psicoterapeuta (meglio se cognitivo comportamentale) e all'eventuale supporto farmacologico (solo se strettamente necessario e raccomandato da un medico psichiatra), potrai riuscire a guarire ed imparare a gestire autonomamente i momenti di disagio senza arrivare a sviluppare nuovamente un AP.