Salve,
l'
amiodarone è stato lungamente considerato fra gli
antiaritmici più efficaci; come tutte le sostanze farmacologiche, ovviamente, la sua assunzione per periodi prolungati può creare dei problemi.
Fra gli effetti collaterali cardiovascolari dobbiamo annoverare la
bradicardia sinusale, che compare nel 10% circa dei pazienti ed è dose-dipendente; può provocare rallentamento della conduzione dell'impulso elettrico in sede seno-atriale e atrio-ventricolare, fino al blocco: tale effetto si traduce in una riduzione più o meno marcata della frequenza ventricolare.
L'Amiodarone, pur essendo un antiaritmico, può provocare
aritmie, in particolare la
tachicardia a torsione di punta, che può esaurirsi spontaneamente in pochi secondi, ma che può trasformarsi in
fibrillazione ventricolare.
Inoltre, dobbiamo citare l'
ipotensione e lo
scompenso cardiaco. Tali effetti cardiovascolari insorgono più facilmente in presenza di squilibri elettrolitici (
ipopotassiemia,
ipocalcemia e ipomagnesemia) o in caso di contemporanea somministrazione di farmaci (specialmente antiaritmici e ipotensivanti).
Relativamente frequenti (20-35% dei pazienti in terapia) gli effetti collaterali centrali, cioè sul sistema nervoso: in particolare
tremori, disturbi della motilità, turbe del sonno,
cefalea.
Fra gli effetti collaterali dermatologici è frequente la
fotosensibilizzazione, che compare mesi dopo l'inizio della terapia ed è causata dai raggi ultravioletti A; tale effetto scompare qualche mese dopo la sospensione della terapia.
Più frequenti sono gli effetti collaterali sulla
tiroide, i più conosciuti anche dai pazienti; l'Amiodarone agisce con un meccanismo tossico diretto sulle cellule tiroidee e mediante liberazione di iodio, provocando sia
ipertiroidismo sia
ipotiroidismo. Gli effetti sulla tiroide spesso diventano permanenti, non reversibili cioè con la sospensione della terapia.
A livello epatico, è molto frequente il riscontro ematochimico di innalzamento contenuto delle
transaminasi; non frequente una vera e propria
epatite da Amiodarone.
Frequenti e conosciuti gli effetti collaterali oftalmici: neuropatie ottiche, fotosensibilità, pigmentazione e degenerazione corneale (reversibile con la pronta sospensione della terapia).
A livello polmonare, a parte la possibilità di
tosse, dolore pleurico,
broncospasmo, l'effetto collaterale più importante, per la sua serietà, è la
fibrosi polmonare: una condizione di imbibizione e ispessimento della barriera fra alveolo e capillare, che provoca difficoltà allo scambio dei gas (ossigeno e anidride carbonica) quindi alla respirazione; la fibrosi non è reversibile e tende ad essere evolutiva, cioè a peggiorare.
In conclusione, la terapia prolungata richiede attenzione e osservazione di molti elementi obiettivi e soggettivi, da parte del medico e del paziente; la terapia con Amiodarone deve ritenersi controindicata in presenza di preesistenti malattie cardiache come lo scompenso cardiaco grave con aritmie ipercinetiche, bradicardie marcate, tireopatie preesistenti, epatopatie croniche e malattie polmonari croniche e potenzialmente invalidanti.
L'assunzione di
Viagra comporta ovviamente il rischio di interazioni farmacologiche, in particolare effetti ipotensivi (riduzione della pressione) considerato l'effetto di vasodilatazione esercitato dal Sildenafil; non esiste comunque controindicazione assoluta, deve essere il buon senso e la cognizione delle proprie condizioni fisiche a guidare il paziente.
Saluti