Lo
pneumotorace è una condizione caratterizzata dalla presenza di
aria nel cavo pleurico, che è la cavità posta tra il
polmone e la parete toracica, con collasso più o meno completo del
parenchima polmonare.
La sintomatologia (
dolore toracico,
tosse, sensazione di non riuscire a respirare,
tachicardia) è variabile a seconda dell’entità dello pneumotorace e della compresenza di altre condizioni cardiorespiratorie.
Esclusi gli pneumotoraci dovuti a trauma o patologia polmonare, le forme più comuni sono:
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pneumotorace spontaneo, più comune nei soggetti giovani a conformazione fisica longilinea, per rottura spontanea delle blebs, le bollicine apicali subpleuriche
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pneumotorace secondario a rottura di bolle
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pneumotorace catameniale nella donna, che si manifesta spesso in correlazione al ciclo mestruale.
L'intervento principale consiste nel posizionamento di un tubo di drenaggio pleurico collegato ad un sistema che può essere una valvola ad acqua, una valvola di Heimlich o un Pleure-VAC, che consenta l’uscita dell’aria dal cavo pleurico e la riespansione del polmone.
L’intervento chirurgico è indicato per il trattamento dei pazienti in cui, nonostante il drenaggio, la perdita aerea persiste per più di 7 giorni o in caso di pneumotorace recidivo. Le recidive si verificano nel 20-50% dei casi, frequentemente entro 2 anni dal primo episodio. L’intervento per via toracoscopica consente l’exeresi dell’apice polmonare, sede delle blebs, e la pleurodesi, cioè l’aderenza tra pleura parietale e pleura viscerale.
Rivolgiti pure al tuo specialista che saprà sicuramente consigliarti su cosa fare.