Salve,
studentessa, da 4-5 anni convivo con emicrania con aura (all'inizio veniva ogni 6 mesi, per poi lasciarmi stare per periodi più lunghi). Da un anno e mezzo, ho fastidi all'occhio sinistro (secchezza, indolenzimento, come avessi preso freddo, sensazione di un sassolino sotto la palpebra all'angolo interno), inizialmente, sparivano quando smettevo di mettere le lenti. Dopo un altro episodio, l'oculista pensò fosse secchezza oculare, smisi di indossare le lenti definitivamente. I fastidi sono diventati permanenti, diagnosi del neurologo: "emicrania episodica con e senza aura e cefalea tensiva con interessamento oculare in paziente con bruxismo. Lieve dolenzia i branca trigeminale sinistra e atm sinistra". Prescritte massimo 6 gocce di Laroxyl e Relpax al bisogno. Ho Iniziato la cura 2 mesi fa, il fastidio si è alleviato, ma è ritornato un mese fa, ho aumentato la dose a 10 gocce. Sono arrivata senza miglioramenti a 9 gocce. Il medico di base, oltre il Laroxyl, mi ha dato Difmetre, l'ho preso per 10 giorni, nessun miglioramento. Ho fatto una risonanza magnetica al cranio, responso: "presenza di formazioni calcifiche a livello della grande falce cerebrale in sede anteriore e di una minuta formazione extra-assiale in sede frontale sinistra (5 mm), possibile espressione meningioma". Dopo senso di svenimento, nausea, febbre, miodesopsie per alcuni giorni, un neurologo diverso dice che è il meningioma non ha connessioni con i problemi all'occhio, mi dà una cura diversa: Duloxetina 30 mg e Llyrica 25 mg. Parto, atterro e comincio a vedere sfocato, come se gli occhi mi si incrociassero e non riuscissi a focalizzare, miodesopsie, i fastidi all'occhio permangono, fotofobia. Inizio la Duloxetina. Passo la mattinata in catalessi, esco e la vista peggiora, si aggiunge una forte nausea. Smetto di prendere tutto. Dal 10 giorni ho: corretto gli occhiali (miopia), visita oculistica, campo visivo, oct, fondo oculare, nervo ottico, retina: tutto nella norma, risonanza con contrasto che riporta: "a carico falce cerebrale anteriore ad estrinsecazione sinistra si osserva ispessimento calcifico (20 mm per massimo 6 mm) senza potenziamento post mezzo di contrasto, non mostra caratteri evolutivi, da ritenersi di riscontro occasionale", elettroencefalogramma (nella norma). L'oculista mi ha dato cortisone (Flantadin 30 mg) per eventuale infiammazione, nessun miglioramento. Soffro di tiroidite cronica autoimmunitaria, anche se i valori sono ancora normali, mi hanno consigliato otorino e visita al centro cefalee. La vista è sempre sfocata, sento sempre attrito sotto la palpebra e sensazione di "sassolino", sempre fotofobia, miodesopsie, la parte sinistra della testa è sempre indolenzita, non riesco a leggere, uscire di casa. Ogni consiglio è prezioso.
Grazie