Che cosa fare in caso di bruciore intimo post candida?

Gentili dottori, dopo aver curato una candida (inizialmente invisibile al tampone che mi diagnosticava solo un'escherichia coli ed uno stafilococco aureo curati dapprima con pomate e poi con antibiotici orali) con Diflucan e ovuli di Lorenil (oltre allo stare a dieta evitando zuccheri e lieviti) provo ancora bruciore (unico sintomo provato da sempre). Ho consultato l'ennesimo ginecologo il quale ha riscontrato una mucosa mal ridotta per la mancanza di difese. Mi ha prescritto una cura da svolgere per 15 giorni Neolactoflorene plus, Flugenil ovuli 600, Micostop detergente e crema, Fitormil e Atarax 25 (per dare al cervello un segnale diverso dal bruciore). Ho letto che l'Atarax è un farmaco che viene prescritto per il prurito e che comunque dà sonnolenza. Il ginecologo ritiene che il mio bruciore sia all'inizio di una cronicizzazione, ma quando non assumo determinate posizioni da seduta o la parte non viene stimolata (tipo andando in bagno o lavandola) sto bene e non lo avverto. Io vorrei non prenderlo anche perchè questi sono i miei unici giorni di ferie e non mi va di passarli in uno stato di sonnolenza. Cosa ne pensate a riguardo? Quanto al bruciore, cosa mi consigliate di fare oltre a continuare la cura fino alla fine? Potete consigliarmi dei prodotti o anche dei rimedi naturali che possano aiutarmi? Dovrei a vostro avviso consultare uno specialista diverso dal ginecologo? Grazie per il vostro tempo.