Gentile Signore, non so se sia definibile normale o meno, credo che la domanda che potresti farti è: 'come faccio a capire cosa succede in quei 3 minuti di rabbia cieca? Da dove arriva? E come faccio, dunque, a contenerla senza agirla verbalmente e/o fisicamente?'. Capita spesso che i pazienti parlino di momenti di rabbia in cui non si riconoscono quasi, nella mia opinione è un aspetto che indica una sofferenza di cui prendersi cura. Potremmo dire forse che c'è una parte di te molto arrabbiata, forse per torti subiti tanto tempo fa (o che hai ritenuto tali in giovane età) che non appena un'emozione simile si presenta (la rabbia per qualcosa di attuale) va a pescare indietro e reagisci in maniera incongrua perché non è solo per oggi che sei arrabbiato. Ora, io credo che capire e ascoltare quella parte così fragile e arrabbiata sia importante. Del resto, la rabbia spesso nasconde paura o impotenza o altro ancora. É un'emozione di copertura. Prova ad affidarti a qualcuno che possa aiutartia dare un senso a questa emozione così faticosa. In bocca al lupo.