Tutti gli organi sono interessati negativamente dall'
ipossiemia, cioè dalla
riduzione dell'ossigenazione del sangue. Ovviamente, sono più colpiti quelli a più rapido turn-over, ossia con un
metabolismo, un ricambio cellulare più elevati e con attività cellulare più veloce, perché necessitano di più ossigeno.
Il
danno riportato è, solitamente, proporzionale all'attività dell'organo, nel momento in cui si è verificata l'ipossiemia. Tra i più sensibili sono il
cervello, in particolare la
corteccia cerebrale; il
cuore, che è sempre in attività; i
reni, sempre attivi e tutti gli altri, a seguire.