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È possibile tornare ad una vita normale dopo un'intensa asportazione dell'intestino?

Buongiorno dottori, 10 mesi fa, ho subito un grave incidente stradale, mi hanno ricoverato in urgenza e messo in osservazione, la notte ho avuto un'emorragia intestinale, operato di urgenza, mi hanno asportato circa 1 metro di intestino tenue e una parte di colon, mi hanno messo un'ileostomia e sono stato in terapia intensiva per 1 mese. L'ho tenuta per 6 mesi, 4 mesi fa mi hanno ricoverato per la ricanalizzazione. L'operazione sembrava riuscita, invece il secondo giorno sono andato in peritonite. Mi hanno operato di nuovo in urgenza, mi hanno asportato ancora 10 cm, dopo di che, mi hanno lasciato "aperto" per 12 giorni e di nuovo in terapia intensiva, ogni giorno mi riportavano in sala operatoria per controllare che il tutto procedesse bene. Mi hanno richiuso e vegliato. In tutta l'ospedalizzazione ho preso pure il clostridium difficile, trattato con Vancomicina. Continuo ad avere scariche diarroiche, con molto muco, a volte anche scuro, inoltre, mi è comparsa un'escrescenza che non rientra più, dovrebbe essere un'emorroide trombizzata. Ad ogni defecazione, soffro sia per il bruciore che per qualche ragade interna, sia per i crampi continui che ho durante il giorno. Tutto questo è normale? Quanto tempo ci vuole per tornare ad una vita normale? Tornerò come prima? Grazie, a presto.

Risposta

La diarrea è causata, verosimilmente, dall'accorciamento dell'intestino tenue e del colon. Va trattata con dieta povera di fibra ed evitando alimenti irritanti, oltre che con farmaci (tipo Imodium) nei periodi più critici.

I dolori addominali crampiformi possono essere causati da una sindrome aderenziale post-chirurgia e post-peritonite.

Purtroppo, non c'è una soluzione; rimuoverle chirurgicamente è difficile, pericoloso ed aleatorio (quasi sempre si riformano).

Il bruciore anale può derivare dalla diarrea (feci acide).

L'escrescenza anale va valutata con una visita.
Risposta a cura di
Dr. Andrea Carlo Ferrari Medico Chirurgo
Dr. Andrea Carlo Ferrari
chirurgo generaleproctologo
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