Buongiorno signora,
vorrei tranquillizzarti sulla procedura in questione. Sei rientrata in quella percentuale di casi di
intubazione difficile non prevista. Per tua sicurezza, l'
anestesista della sala operatoria ha preferito risvegliarti programmando l'intervento e utilizzando un'altra metodica di intubazione.
Noi
anestesisti, in caso di intubazione difficile, rilasciamo sempre una relazione nella quale spieghiamo qual è stata la causa della mancata intubazione (per esempio: bocca piccola, macroglossia, distanza interincisiva <3, distanza tiromentoniera <6, cormack 4) A seconda del problema, si sceglie una metodica, diversa dalla prima (solitamente l'uso semplice del
laringoscopio) e si procede con l'intubazione da svegli.
Si utilizza uno
strumento a fibre ottiche che viene introdotto dal naso, previa
anestesia locale con tamponi o spray e fatto scendere sino alle
corde vocali. Durante questa manovra, è necessario che tu sia cosciente (non sentirai però dolore) perchè ti verrà chiesto di
tossire.
Quando le corde vocali sono sotto visione ottica e tossirai, le corde vocali si apriranno e noi faremo scivolare il tubo in trachea attraverso il
laringoscopio. Nel momento in cui il tubo supererà le corde vocali, ti verrà iniettato l'
anestestico e ti addormenterai in modo da poter procedere con l'intervento.
Stai tranquilla, perchè queste manovre vengono effettuate da
anestesisti altamente preparati che hanno come obiettivo tutelare la tua salute.
Saluti