L’
anestesista è lo specialista che maneggia quotidianamente aghi e siringhe assai più degli altri specialisti.
La posizione ottimale per facilitare la ricerca del
punto esatto per l'iniezione può causare al paziente un minimo di
disagio, ma non dolore. Comunque, prima della vera e propria
puntura peridurale, verrà praticata una piccola
anestesia locale mediante un ago sottilissimo (detto
da insulina).
Una certa percentuale di rischio è insita in qualsiasi atto medico o chirurgico. Il più comune
effetto collaterale è un
interessamento temporaneo anche dei nervi motori, con un certo grado di
debolezza muscolare delle gambe che può giungere ad una temporanea
difficoltà alla deambulazione.
Sono stati segnalati assai sporadici casi di
brividi nonchè di
nausea, ma detti sintomi sono dovuti più allo status del paziente (facilità alla nausea,
gastriti) o alla sua eccessiva carica emotiva.
Tutto è comunque assai fugace ed anche in tale evenienza, dopo 1-2 ore, il paziente è normalmente in grado di tornare a casa.
L’
anestesia spinale ed anche l’
anestesia peridurale, eseguite correttamente, non comportano alcun rischio di paralisi. Le gambe rimangono
addormentate fino a quando l’effetto dell’anestetico locale non si esaurisce (circa 2 ore).