Come si valuta il progresso di un adenocarcinoma?
Salve,
sono stata operata il 18 maggio 2017 di un adenocarcinoma fessura sinistra. La tac total body prima dell'intervento era negativa, dopo 2 mesi è arrivato l'istologico, si trattava di un adenocarcinoma g3 t3 n0 mx, 30 linfonodi asportati, tutti negativi. L'oncologo però avrebbe optato per un ciclo di 6 mesi di Capecitabina 3300 al giorno come terapia adiuvante. Ho già effettuato una tac total body e 2 ecografie addominali e ad oggi, passato un anno e mezzo, risultano tutti negativi da recidiva. I marcatori hanno sempre oscillato, il cea a 2.4, mentre il ca19.9 intorno ai 28. Con il mio quadro clinico pensa che possa avere buone probabilità di guarire definitivamente o pensa che sia ancora presto per dirlo?
La ringrazio anticipatamente
sono stata operata il 18 maggio 2017 di un adenocarcinoma fessura sinistra. La tac total body prima dell'intervento era negativa, dopo 2 mesi è arrivato l'istologico, si trattava di un adenocarcinoma g3 t3 n0 mx, 30 linfonodi asportati, tutti negativi. L'oncologo però avrebbe optato per un ciclo di 6 mesi di Capecitabina 3300 al giorno come terapia adiuvante. Ho già effettuato una tac total body e 2 ecografie addominali e ad oggi, passato un anno e mezzo, risultano tutti negativi da recidiva. I marcatori hanno sempre oscillato, il cea a 2.4, mentre il ca19.9 intorno ai 28. Con il mio quadro clinico pensa che possa avere buone probabilità di guarire definitivamente o pensa che sia ancora presto per dirlo?
La ringrazio anticipatamente
Risposta
Gentile signora,
il tumore era grande ed aggressivo.
Fortunatamente, i linfonodi erano integri e questo riduce, ma non abolisce, il rischio di metastasi.
Quindi, continua i controlli ravvicinati con ecografie al fegato, TAC e radiografia del torace e valutazione dei marcatori (CEA e Ca 19.9). Il primo passo è il passaggio dei 3 anni dall'intervento e poi i 5 anni.
Dopo, si può stare ragionevolmente tranquilli senza abbassare la guardia, con controlli annuali.
Cordialmente
il tumore era grande ed aggressivo.
Fortunatamente, i linfonodi erano integri e questo riduce, ma non abolisce, il rischio di metastasi.
Quindi, continua i controlli ravvicinati con ecografie al fegato, TAC e radiografia del torace e valutazione dei marcatori (CEA e Ca 19.9). Il primo passo è il passaggio dei 3 anni dall'intervento e poi i 5 anni.
Dopo, si può stare ragionevolmente tranquilli senza abbassare la guardia, con controlli annuali.
Cordialmente
Dr. Giorgio Enrico Gerunda
chirurgo generaleoncologo
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