Gatto Bengala, ecco cosa sapere prima di adottarlo

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 24 Febbraio, 2023

Scopriamo tutti i segreti del gatto del Bengala

Come prima cosa, occorre sapere che è bene non far annoiare il Gatto Bengala, o Bengal, per farlo diventare ottimo compagno di vita.

Questa razza del Sud-Est Asiatico e del subcontinente indiano nasce dall'incrocio tra gatto domestico e gatto leopardo selvatico, è particolarmente attiva, ama il gioco, il movimento, le arrampicate estreme. E, cosa insolita per i gatti, ama l'acqua.

Cos'altro è bene sapere prima di adottare un cucciolo di gatti Bengala?

Aspetto del Gatto Bengala

L'aspetto del Bengala è unico: sembra un gatto della giungla, e infatti è anche noto come 'gatto leopardo asiatico' o 'tigre del Bengala'. 

Di taglia medio-grande e dall’aspetto selvaggio, il suo corpo è elegante, snello, atletico e muscoloso. Non a caso ama saltare e arrampicarsi su ogni altezza disponibile in casa. È consigliabile il classico trespolo da interni per gatti, per le sue scalate fino alla vetta.

La testa è triangolare e piuttosto grande al confronto con le orecchie piccole. Gli occhi a mandorla, grandi ed espressivi, verdi, marrone, o tra il giallo e l'arancione, e tratteggiati di nero, tradiscono una particolare intelligenza che caratterizza questa razza felina.

Il peso medio dei Bengala si aggira tra i 4 e i 7 kg. Le femmine possono arrivare a pesare tra i 3,5 e i 5 chili, mentre i maschi, circa 5-7 chili

Colorazioni del mantello del Bengala 

I Bengala sono l'unica razza che può avere marcature "a rosetta" che richiamano la loro discendenza dai leopardi asiatici selvatici. Il mantello, sia nella parte del corpo sia nella coda, riprende le tinte leopardate dei gatti primigeni. 

Caratteristiche del mantello ammesse dallo standard:

  • pelo corto e folto, setoso
  • colori: marrone, argento, bianco 
  • mantello punteggiato, striato, tabby.

Esistono anche altri colori:

  • crema;
  • avorio;
  • oro;
  • ruggine;
  • arancio.

Cura del pelo e igiene 

Il pelo corto del Bengala non richiede particolari attenzioni, se non una spazzolata almeno una volta ogni 4-5 giorni; si mantiene piuttosto pulito e non dà problemi di allergia, essendo un gatto anallergico

Da tenere sotto controllo l'igiene orale, per evitare l'insorgere di parodontiti, e la crescita eccessiva delle unghie che vanno tagliate regolarmente. 

Carattere e temperamento del Bengal

Il Bengala è un gatto molto vivace, che può diventare fin troppo attivo. La sua è un'indole selvatica che può fare sfoggio anche di istinti predatori, nella caccia dei piccoli animali. 

Il bengalese è molto affettuoso con la famiglia, amorevole con i bambini e tollerante verso estranei e altri animali. Questa sua propensione all’interazione è data dalla sua innata curiosità. 

Il Bengala è un gatto arguto, sveglio, intelligente, che sa tenere banco nell'ambiente in cui vive, accorgendosi di tutto. Si sa fare anche notare. Il suo vocalizzo non passa inosservato, soprattutto quando si fa insistente perché non ascoltato. Tende a diventarlo con un persistente miagolio in occasioni specifiche, quando per esempio i gattini bengala vogliono mangiare.

Cosa occorre sapere sul Gatto Bengala

Tenere a mente queste caratteristiche se si sta pensando di accogliere in casa un cucciolo Bengalese:

  • intelligente e interattivo (richiede molte attenzioni)
  • giocoso, molto attivo 
  • estroverso, socievole, curioso 
  • comunicativo con il miagolio
  • ama arrampicarsi e giocare in acqua (cosa insolita per i gatti)
  • va d'accordo con i bambini e con altri animali.

Cosa sapere sulla salute del Bengala 

La durata di vita media del Bengala va dagli 11 ai 15 anni. Naturalmente sono importanti i controlli regolari dal veterinario, le vaccinazioni e il controllo dei parassiti.

Tra le malattie comuni e genetiche che potrebbero interessare questa razza:

  • Deficit di piruvato chinasi: la mancanza dell'enzima piruvato chinasi, fondamentale per mantenere in funzione i globuli rossi, può far insorgere l'anemia
  • Atrofia progressiva della retina (PRA), la malattia che può degenerare in una cecità progressiva 
  • Displasia dell'anca: malattia che può causare zoppia
  • Cardiomiopatia ipertrofica (HCM): malattia ereditaria che porta all'ingrossamento del muscolo cardiaco

Per evitare che vi siano maggiori rischi di patologie genetiche, è bene rivolgersi ad allevamenti affidabili e richiedere le certificazioni che attestino la salute del gatto.

Le origini del Bengala 

È sempre affascinante scoprire la storia delle origini di una razza di gatto o cane. Non sempre le notizie ci arrivano certe e chiare, spesso sono il frutto di mix tra leggende e racconti, testimonianze e ricerche. 

Il nome deriva dal latino del suo antenato selvatico, Felis Bengalensis (leopardo asiatico), ma il nome scientifico è Prionailurus bengalensis. 

Gli incroci e il primo esemplare

Sebbene gli incroci tra gatti leopardo asiatici e gatti domestici siano avvenuti già nel 1800, la razza si è affermata solo a metà del XX secolo. Il merito della nascita di questa razza di felini va all'allevatrice e ambientalista, psicologa e genetista americana Jean S. Mill che, nel 1963, dà avvio al programma di allevamento dei Bengala, incrociando piccoli gatti leopardi selvatici originari dell'Asia e gatti domestici a pelo corto.

L'obiettivo era quello di ottenere un gatto leopardo domestico, quindi con le caratteristiche del gatto antenato selvatico (per es: il caratteristico mantello maculato e striato), ma con un temperamento che lo rendesse adatto alla vita da appartamento.

Gli esemplari ottenuti da questi incroci, però, manifestavano un carattere ancora molto selvatico e aggressivo. Per correggere queste caratteristiche si crearono ulteriori incroci con altri esemplari come:

  • l’Egyptian Mau;
  • il Burmese;
  • l’Abissino.

Questo avvenne per trasformare il carattere della nuova razza, renderlo più docile e adatto alla convivenza con le persone.

Negli anni ’70 gli incroci tra gatti domestici e gatti leopardo divennero oggetto di studio da parte del dottore e ricercatore Willard Centerwall, presso la Loma Linda University. Lo studio aveva l'obiettivo di raggiungere l'immunità alla leucemia felina attraverso gli incroci con gli animali selvatici, ma non produsse alcun risultato se non quello di battezzare ufficialmente la nuova razza del Bengal.

Nel 1986 il Bengala viene riconosciuto a pieno titolo dalla Fédération Internationale Féline. Oggigiorno è una delle razze più popolari al mondo, il cui prezzo può raggiungere anche i 2000 euro.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Valerio Guiggi
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