Quanto deve mangiare un cane per essere in forma?

Redazione

Ultimo aggiornamento – 06 Ottobre, 2022

Cibo ai Cani: Le Quantità

Gli animali sono capaci di rendere le nostre vite più complete, ricche di affetto e di compagnia, che vogliamo giustamente contraccambiare, anche con coccole, premi e cibo extra. Tuttavia, a volte, viziarli troppo non è la migliore delle idee: ecco perché è importante sapere anche quanto dare da mangiare ai nostri amici a quattro zampe.

Ovviamente, occorre valutare anche molti fattori in questa decisione, ma scopriamone di più.

Quanto deve mangiare un cane

Innanzitutto, occorre segnalare che anche i cani possono incorrere in tipi di problematiche che colpiscono di solito noi umani, come l'obesità o il sovvrappeso.

Per evitarlo, scegliere alimenti di qualità non basta, ma serve stare attenti anche alla quantità di cibo da somministrare, anche perché potrebbero  “chiedere” cibo in continuazione.

C’è anche da dire che, a differenza ad esempio del gatto, il cane è in grado di ingerire grosse quantità di cibo tutte insieme; questo è uno dei motivi per cui il vostro amico a quattro zampe potrebbe incorrere in problemi di sovrappeso o obesità.

Il peso è tra quei parametri che ci aiutano a giudicare lo stato di salute fisica del cane e per questo occorre tenerlo sotto controllo quando si tratta di capire la quantità di cibo da dare al proprio animale.

Occorre, pertanto, tenere sotto controllo il BCS (Body Condition score), che rappresenta un po’ il corrispettivo del nostro IMC (Indice di Massa Corporea o, dall’inglese, BMI ‘Body Mass Index’): in questa scala, con un punteggio da 1 a 9: il 4-5 rappresenta lo score ideale

Al di sopra di questa soglia, il cane è sovrappeso (con punteggio 6 o 7) o obeso (soglia di 8 e 9), mentre al di sotto, il cane risulta essere sottopeso (punteggio di 3) o gravemente deperito (soglia di 2 o 1).

Pertanto, per una dieta equilibrata, la razione quotidiana di cibo deve corrispondere all’energia spesa per il mantenimento delle funzioni fisiologiche e in relazione alla quantità di attività fisica effettuata dal cane.

Quanto deve mangiare un cucciolo di cane

Un discorso a parte deve essere sempre fatto quando il cane è un cucciolo.

In questa prima e delicata fase della vita dell'animale, occorre un’alimentazione che consenta il corretto metabolismo e promuova lo sviluppo dell’organismo.

Bisogna anche tenere presente il peso che avrà da adulto. Pertanto, come linee guida, poiché il conteggio è complesso e viene generalmente effettuato da un medico veterinario, ma anche poiché ogni singolo alimento ha un apporto calorico diverso (quindi le dosi di un prodotto potrebbero non corrispondere a quelle di un altro prodotto), per conoscere il quantitativo di alimento ingerito è possibile:

  • Chiedere al proprio veterinario in occasione delle prime visite. Il veterinario calcolerà una stima dei fabbisogni e, a seconda del prodotto scelto, la quantità corretta per il cane. C’è da tenere presente che, nella crescita, la quantità varierà in base alle variazioni fisiologiche di peso, quindi deve essere costantemente aggiornata.
  • Controllare la tabella del singolo alimento: solitamente, negli alimenti per cuccioli le quantità vengono indicate in base al peso e all’età attuale, per mezzo di una tabella. La lettura della tabella restituirà la dose media in peso per i cani di quella razza, e di quell’età di crescita.

Razione giornaliera cane: come regolarsi

Un cane adulto ha esigenze diverse rispetto al cucciolo e, anche se vi sono molteplici variabili da considerare; il consiglio migliore è sentire il parere di un veterinario per conoscere l’esatta quantità di cibo giornaliera da somministrare al proprio cane.

Come dicevamo già per i cuccioli, sulle confezioni delle crocchette complete sono indicate anche le quantità approssimative da dare al cane; per approfondire, è possibile cercare anche le informazioni relative al valore nutritivo (più alto è, minore è la quantità di cibo da fornire al nostro amico) indicato in kilocalorie per kg, cioè il valore dell’energia metabolizzabile. Questo può essere utile nel caso conoscessimo i fabbisogni energetici del nostro cane perché precedentemente calcolati dal veterinario.

Cibo umido per cani: quantità

Un discorso simile, pur con piccole differenze, deve essere fatto sulla quantità di cibo umido da somministrare al proprio cane.  

La differenza principale sta nel fatto che le crocchette sono un alimento molto più concentrato in nutrienti e, di conseguenza, per l’umido sono previste quantità maggiori.

Le regole sono le stesse che abbiamo visto per l’alimentazione secca, con la differenza che i risultati, in termini di peso, saranno molto più elevati a causa dell’acqua presente negli alimenti umidi che, naturalmente, non ha funzione energetica.

Va anche considerato che l’umido può essere non fornito esclusivamente da solo, ma anche in associazione all’alimento secco: in questo caso, conoscendo le dosi esatte da fornire sia di secco che di umido è possibile effettuare una semplice proporzione tra i due per sapere quanto secco, e quanto umido, il nostro cane dovrà mangiare.

Anche in questo caso è importante ricordare di fare sempre riferimento alle etichette dei prodotti che scegliete, perché ogni prodotto è calibrato in modo specifico e ha un valore energetico differente.

I fattori da considerare: età - razza - stato sessuale

Oltre alle considerazioni appena fatte, vi sono dei parametri aggiuntivi da valutare assieme al veterinario, quando si stima la quantità ideale di cibo per il proprio cane.

Attività fisica

Come accennavamo inizialmente, l’attività fisica è tra i primi fattori da prendere in considerazione. 

Se il cane è particolarmente casalingo e poco dedito al movimento, avrà certamente bisogno di meno energie rispetto ad una razza molto attiva e che è incline ad un’intensa attività fisica (per lavoro, per sport o per gioco). 

Una grande differenza la fa anche il luogo in cui vive quotidianamente il nostro animale: è abituato alle mura domestiche o ha la sua cuccia in giardino, dove magari è più libero di scorrazzare nel verde del recinto? Tenetene conto, perché se la quantità è calcolata sulla base della tabella riportata in confezione, potrebbe essere necessario aumentarla o diminuirla.

Stato sessuale 

In secondo luogo, va considerata anche l’attività sessuale del cane: la sterilizzazione può infatti ridurre il fabbisogno energetico giornaliero.

I cani sterilizzati (maschi o femmine che siano) a volte devono ricevere una minore quantità di cibo (o, meglio, un apporto calorico minore) rispetto ai cani interi.

Se, invece, avete una cagnolina che aspetta dei cuccioli o sta allattando, avrà necessità di un maggiore apporto calorico per far fronte alle necessità di sviluppo fetale dei cuccioli e poi alla produzione di latte.

Età

Non dimentichiamo che gli anni del proprio cane contano: i cani più giovani sono più attivi di quelli in là con l’età, i quali (per ragioni cognitive, minore voglia di giocare, o motivi fisici, come l’artrosi) possono essere meno propensi al gioco e all’attività fisica. 

In questo caso, la dose da “adulto” deve essere ridimensionata in base al cambiamento nello stile di vita del vostro cane. 

Stato di salute generale

Un ruolo determinante, inoltre, lo gioca la condizione generale del vostro cane. Se è in corso una malattia, occorre valutare una modifica - aumentando o diminuendo - la quantità di cibo, secondo il parere del veterinario. 

Se è presente una condizione di sovrappeso o obesità nel cane, significa che vi è stato uno squilibrio tra l’energia fornita e quella necessaria e occorre, pertanto, diminuire la razione giornaliera finché il peso non torna a regime.

Il sottopeso, invece, potrebbe essere una condizione in cui il cane potrebbe aver bisogno di maggiore energia. 

Razza

Infine, due parole sulla razza: alcune tipologie di cani, come i levrieri, necessitano per motivi metabolici di un maggiore fabbisogno energetico, mentre altre, come i labrador, tendono ad immagazzinare tessuto adiposo in eccesso ed hanno quindi bisogno di quantità inferiori.

Ad ogni modo, in caso di dubbi o perplessità, fate sempre riferimento al veterinario di fiducia.

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a cura di Dr. Valerio Guiggi
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