I cani vedono i colori?

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 02 Novembre, 2022

Scopriamo come vedono i cani

Le domande più ricorrenti che in tanti si fanno sono: "ma i cani vedono i colori?", "quali colori vedono?", "vedono al buio?".

Ebbene, ne parliamo in questo articolo, dedicato a un argomento che solleva molte curiosità

Ma curiosità a parte, è importante conoscere le differenze tra la nostra vista e quella del cane, soprattutto in fase di addestramento, per capire cosa può attirare la sua attenzione e indurlo ad acquisire un comportamento piuttosto che un altro, e cosa lo lascia assolutamente indifferente.

Oltre alla capacità di vedere alcuni colori e altri no, i cani hanno un sistema visivo diverso dal nostro per via di una diversa struttura anatomica. 

Vediamo perché e quali sono i colori che vede.

Che colori vedono i cani

Il nostro spettro di colori è ricco di tonalità e sfumature, diverso da quello del cane. 

Il cane non riesce a leggere la luce nello spettro del rosso e del verde, bensì solo quella blu e gialla. La sua capacità di osservare le variazioni di colore non va oltre le 10.000 combinazioni del blu e del giallo.

Quando vedi il tuo cane correre dietro a un oggetto arancione, per esempio, e trovarlo, non lo avrà visto ma semplicemente fiutato, oppure è stato colpito dalla sua forma o, ancora, lo vedrà di colore giallo.

In sostanza, il cane può distinguere solo alcuni colori, ma li percepisce in modo diverso da noi nell'intensità e nella saturazione.

Tuttavia non vede in bianco e nero, come tanti pensano: è infatti in grado di distinguere una serie di colori.

Questo perché a differenza del cane che ha una visione dicromatica, e non distingue le tonalità che vanno dal verde al rosso, arancione e giallo, noi abbiamo una visione tricromatica che ci permette di vedere oltre 1 milione di differenti tonalità di colore. 

Il fatto che i cani hanno una visione dicromatica vuol dire che hanno solo due tipologie di coni nella retina, che servono per distinguere i colori, contro i tre dell'occhio umano. 

Ecco perché noi possiamo vedere molti più colori, mentre il cane può vedere solo il blu e il giallo.

Come vedono i cani rispetto a noi?

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Il cane vede nel nostro stesso modo? Come distingue il mondo che lo circonda? Queste sono domande che ci poniamo quando abbiamo un cane e vogliamo conoscere tutto di lui. 

Prima di tutto, dobbiamo ricordare che il cane appena nato, in pratica, non vede. Solo dopo alcuni giorni dalla nascita inizia ad aprire gli occhi, mentre dopo alcune settimane inizia a vedere correttamente, a mettere a fuoco e riconoscere persone e oggetti.

Detto ciò, ci sono delle differenze tra la nostra vista e quella dei cani, per quanto riguarda la capacità visiva e altri aspetti legati alla struttura anatomica dell'occhio.  

Vediamole.

I cani vedono da lontano?

La vista del cane è inferiore alla nostra per quanto riguarda la visione da vicino. Per vedere bene un oggetto ha bisogno che sia ad almeno 50 centimetri dal loro muso, contro i nostri 15. 

In pratica, per natura vedono bene persone e oggetti a distanza

Per contro, la loro percezione del movimento è migliore della nostra. Sono molto sensibili al movimento anche rapido oltre ad avere i riflessi ben sviluppati rispetto a noi. 

Infatti, il cane può avere più difficoltà a visualizzare gli oggetti e le persone mentre sono fermi, mentre riesce a distinguerli molto bene quando sono in movimento.

Il campo visivo dei cani

Come pure il loro campo visivo (250°) è più ampio del nostro (190°), quindi riescono a vedere più cose grazie alla vista binoculare. Anche se c'è da considerare che questo valore può cambiare da razza a razza, a seconda della posizione dei bulbi oculari.

I cani vedono al buio?

Anche per quanto riguarda la loro visione notturna, questa è molto più sviluppata e amplificata della nostra grazie ai 600.000 di fotorecettori preposti allo scopo. La loro pupilla e la loro cornea sono più grandi delle nostre.

Un'altra caratteristica dei cani è la loro capacità di calcolare la distanza tra loro e gli oggetti. Per questa ragione, li vedi riuscire a intercettare qualsiasi cosa in volo, dalle palline ai legni che lanciamo per farli giocare.

Questo permette loro di avere maggiori capacità rispetto ad un uomo nell’afferrare oggetti in movimento.

Al di là di tutti questi aspetti legati alla modalità visiva del cane, vi sono infine quelli che riguardano la sua salute, l'igiene periodica che andrebbe osservata per evitare problemi.  

Come curare gli occhi del cane con un'igiene periodica

È molto importante assicurarsi che gli occhi del cane siano puliti correttamente

Non tutti sanno che una pulizia degli occhi ottimale prevede l'uso di alcuni materiali e non di altri. Per esempio, le garze sono adatte al contrario dei batuffoli di cotone, dei fazzoletti o della carta igienica che lasciano peli irritanti per l'occhio. 

Inoltre, non si usa l'acqua ma per pulire gli occhi ma soluzioni specifiche: si tratta di soluzioni oftalmiche che passiamo con la garza delicatamente intorno agli occhi del cane.

Vediamo come è possibile pulire gli occhi del cane:

  • prendere due garze, una per ogni occhio, imbevute di soluzione oculare sterile o di soluzione fisiologica sterile confezionata in monodose;
  • usa le salviettine oftalmiche in alternativa alle garze imbevuti di soluzione oftalmica
  • tamponare l’occhio con delicatezza, senza strofinare, passando dall'interno dell’occhio (nella parte vicino al naso), dove si accumulano le secrezioni oculari, fino all'esterno.

L'igiene è tanto importante quanto lo sono anche i controlli periodici presso il medico veterinario di fiducia, che potrà verificare se gli occhi sono in buona salute.

Infatti, anche i cani possono essere colpiti da varie malattie e disturbi degli occhi come irritazioni, gonfiori, arrossamento, congiuntivite, secchezza oculare, glaucomi, cataratte, ecc.

È bene fare attenzione anche ad alcuni dettagli: per esempio, se il cane tende a toccarsi ripetutamente gli occhi, se compaiono pus o eccessiva lacrimazione.

In tutti questi casi, che possono essere il segnale di problemi da indagare, è importante rivolgersi subito al medico veterinario per richiedere un consulto.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Valerio Guiggi
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